Spadafora (Me), 19 luglio 2019
Una volta c’era il lungomare di Spadafora con le bancarelle, le luminarie che rischiaravano il paese ed i bambini che giocavano sicuri. Era la Festa di San Giuseppe, l’evento più importante per gli spadaforesi DOC che attraeva gente da tutte le contrade ed i paesi vicini. Cosa è diventata oggi? Secondo molti spadaforesi è una festa “monca”. La decisione del Sindaco Tania Venuto e della Giunta di ridurne la dimensione e di limitarla a solo una parte del lungomare ha ingenerato difficoltà viarie, non alleviate da un piano della vianilità alternativa, strade chiuse ed abitanti prigionieri delle stesse bancarelle. Eppure la Festa di San Giuseppe era già stata organizzata e deliberata dal Consiglio Comunale uscente alle ultime amministrative. Perché Tania Venuto ha cambiato tutto? E perché non si è avvalsa, com’era giusto, del parere del Consiglio Comunale? Anche la minoranza avrebbe dovuto dire la sua ed in modo ufficiale. E per la verità i consiglieri Pistone, Giacobbo, Pinella Giacobbo e Giannone l’hanno detta eccome ma senza la possibilità di un atto ufficiale in Consiglio. Loro l’avevano previsto: “La Festa di San Giuseppe così come è stata ridimensionata sarà un flop e creerà un danno economico e di immagine”. E questo sembra stia avvenendo. Molte le critiche ed i malcontenti evidenti a Spadafora. E poi i rischi per la sicurezza, proprio quelli che il sindaco Venuto voleva evitare: zona caotica e chiusa alla viabilità, area giochi per i bimbi con le auto che passano a pochi metri. Insomma per l’anno prossimo la festa è certamente da rivedere, a meno che non vi fosse l’intenzione di “comprimere” e ridimensionare un evento ritenuto “aristocraticamente” dalla Giunta e dal Sindaco, troppo da “popolino”.