
Quando ancora l’emergenza inquinamento acqua in centro non è ancora del tutto sanata, la consigliera comunale Antonella Russo ed i consiglieri di circoscrizione Renato Coletta e Mariacristina Costanzo protocollano un’interrogazione urgente sui fatti che hanno preceduto l’allarme dichiarato dall’Amministrazione comunale e quello lanciato invece dai cittadini. Il secondo sarebbe avvenuto ben prima, secondo l’interrogazione, delle ordinanze e delle contromisure di emergenza attuate dall’amministrazione comunale. In particolare i tre consiglieri sottolineano ed evidenziano che “a fronte del grandissimo impegno dei tecnici AMAM, centinaia di cittadini hanno lamentato che l’amministrazione ha informato tardivamente la popolazione coinvolta”. In sostanza sarebbe dato assodato e certificato che sono state “tantissime le segnalazioni che via via sono arrivate all’Amam, a causa del fenomeno allarmante di acqua che usciva dai rubinetti del centro città caratterizzata da forte cattivo odore, causato da infiltrazione nei tubi di un’area ricompresa nel quadrilatero fra la via Tommaso Cannizzaro, la via Ghibellina, la via Santa Cecilia, la via I Noviziato, il viale Italia e la scalinata Santa Barbara”. E che, nonostante le segnalazioni, secondo i consiglieri firmatari dell’interrogazione l’amministrazione si sarebbe mossa con notevole ritardo. Questi i punti di domanda che i consiglieri Russo, Coletta e Costanzo, quindi, pongono all’Amministrazione ed al Presidente di AMAM:
- Risulta conforme al vero che, nonostante nella prima ordinanza del sindaco di Messina n. 166 si faccia riferimento alla decorrenza della prima segnalazione giunta all’Amam il 13 giugno, in realtà le segnalazioni di acqua contaminata e di parecchi malori accusati da alcuni residenti nell’area in questione, risalgano alla settimana precedente, dal 5 all’11 giugno? E se risulta conforme al vero tale circostanza, come mai non si è agito prima?
- Risulta conforme al vero che il COC è stato attivato tardivamente, vale a dire il 13 giugno di pomeriggio, e soltanto in quella data è stato previsto tardivamente un servizio di approvvigionamento idrico presso le abitazioni interessate, nonostante la zona sia particolarmente abitata da anziani?
- Qual è il motivo per il quale le ordinanze contingibili ed urgenti nn. 116 e 118, oltre a non ricomprendere totalmente l’area contaminata, non hanno prescritto necessarie limitazioni a carico delle attività da somministrazione presenti nell’area in questione?
- Come mai l’Istituto comprensivo Cannizzaro-Galatti è rimasto aperto e sono state soltanto date alcune indicazioni di massima agli alunni?
- L’ente predisposto alle verifiche di potabilità (che sia per competenza Asp o Amam), con quale frequenza ha analizzato la potabilità dell’acqua relativa alle due distribuzioni di via Noviziato- piazza Trombetta e viale Italia-viale Cadorna? Si richiede, al riguardo, di poter ricevere copia delle analisi effettuate.
- Nelle due condutture ammalorate e quindi causa della contaminazione, è stata riscontrata anche una contaminazione da liquami fognari? Se sì, perché non è stata informata la popolazione?
- Per quale motivo il Coc è stato chiuso il 19 giugno, in piena emergenza idrica e con i
serbatoi ancora contaminati e con diversi disservizi segnalati da utenti? - L’Amministrazione comunale e l’Amam intendono disporre un programma di manutenzione preventiva che gradatamente consenta il rifacimento di tutte le reti primarie e secondarie della zone e del centro cittadino che, come ormai ben noto, presentano diverse perdite tramite le quali si insinua il rischio di contaminazione con liquami fognari e possibili sostanze tossiche?
- E’ intenzione dell’Amministrazione comunale e dell’Amam rimborsare gli abitanti che
risiedono nella zona rossa e nella zona gialla relativamente alle necessarie spese di bonifica dei loro serbatoi?