Uil Messina: Una buona notizia ma occorre reperire le risorse per un’opera che a causa dei ritardi costerà quasi il 50% in più rispetto al progetto originario
Mentre il cantiere del futuro porto di Tremestieri si è da un anno trasformato in un deserto, con le poche opere realizzate in preda alle mareggiate, non possiamo che apprendere con favore l’impegno finalizzato a commissariare l’importante infrastruttura per accelerare la ripresa dei lavori – dichiarano Ivan Tripodi segretario generale Uil Messina , Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina, Nino Di Mento responsabile porti Uiltrasporti e Pasquale De Vardo segretario generale Feneal Uil Tirrenica. Non possiamo tuttavia esimerci dall’evidenziare come vi siano evidenti responsabilità – continuano i sindacalisti- da parte di coloro che fino ad oggi avevano il compito di monitorare e controllare lo sviluppo dei lavori di un appalto pubblico che doveva essere completato da mesi e che invece è praticamente una incompiuta. L’amministrazione comunale, che oggi tramite il suo sindaco potrebbe essere persino indicato quale commissario straordinario dell’opera, da stazione appaltante è in gran parte responsabile dei ritardi – dichiara la Uil – che nella migliore delle ipotesi costeranno, visto il lievitare dei costi, un maggiore esborso di circa il 50% rispetto al progetto iniziale. Ancora si susseguono le notizie di cessioni di ramo d’azienda, con il Comune di Messina che appare un semplice spettatore, derubricando ad affare privato, il futuro di un’opera di enorme ed esclusiva valenza pubblica.Chiediamo tempi certi per il completamento dell’opera al Governo nazionale – proseguono Uil, Uiltrasporti e Feneal – il rischio è di perdere altri 20 milioni di euro dell’Adsp dello Stretto se non verranno impiegati nell’opera entro l’anno, ma soprattutto chiediamo come verranno reperiti i circa 40 milioni di euro di denaro pubblico che serviranno per riprendere i lavori dopo i ritardi del cantiere. Il sindacato incalza pertanto le forze di Governo a fare in fretta auspicando che la figura del commissario straordinario che deve essere individuata per quest’opera sia garanzia di competenza e possa consentire di voltare pagina in uno dei peggiori esempi di gestione della cosa pubblica che Messina ricordi.