Una consegna in “pompa magna” quella di ieri ai pescatori di Spadafora che hanno ricevuto le chiavi delle casette per la vendita del pesce che da anni attendevano. Chiavi bene in vista, foto a favore di Gazzetta del Sud e “commozione” del Sindaco di Spadafora Tania Venuto che descrive la consegna come di un “bene pronto ad aprire i battenti”. Un’opera iniziata nel 2012, dice ancora, e COMPLETATA grazie ad un finanziamento ottenuto da questa amministrazione”.
IL DEGRADO E 65 MILA EURO SPESI IN COSA?
Or bene, dietro i riflettori della consegna delle chiavi, c’è però ben altro ed è tutto documentato dalle foto che sono giunte in redazione, che alleghiamo e che la dicono lunga su questa consegna ma anche pongono molti interrogativi sui fondi spesi. La gioia dei pescatori di Spadafora, infatti, si è raggelata poco dopo che i sorridenti Sindaco Venuto e comandante della polizia municipale, sono andati via dopo la consegna delle chiavi, avvenuta a casette ben chiuse.
Il Sindaco VENUTO: “Se le volete sono così…”
L’amara sorpresa per i pescatori si è palesata nel momento in cui le chiavi le hanno usate. Le condizioni delle casette sono indescrivibili: in stato di abbandono, decadute all’interno, con travi e rivestimenti saltati. Insomma inagibili. Delusione e rabbia dei pescatori, categoria molto pratica e che ripone un grande significato nella correttezza che non ritengono vi sia stata da parte del Sindaco. Tanto che fino a stamattina si parlava di restituzione ufficiale e indignata delle chiavi da parte dei pescatori, anche perché nessun sopralluogo era stato fatto prima della “cerimonia”, nulla che potesse mettere nero su bianco la condizione di degrado in cui versano casette che sono tutt’altro che pronte.
L’INDIGNAZIONE DI PISTONE E CO. : “DOVE SONO FINITI I SOLDI? IL SINDACO SI DIMETTA SUBITO!”
“Altro che pronte ad aprire i battenti” tuona il consigliere di opposizione Lillo Pistone al quale risponde in coro tutta “Rinasce Spadafora”. “Queste sono strutture inagibili e non utilizzabili per la finalità della vendita. La Sindaca Venuto ha consegnato un bene al buio ai pescatori. Un bene, quello delle casette, che lei stessa definisce completato con il finanziamento ottenuto da questa amministrazione! Ma allora, visto lo stato di queste strutture, che fine hanno fatto i fondi di questo finanziamento? Come ha potuto la Sindaca consegnare questi tuguri ai pescatori di Spadafora? Se questi sono i fatti e vista la situazione indecente di casette che il Sindaco voleva scaricare ai nostri pescatori millantandole per pronte, allora alla Sindaca Venuto non rimane che un solo atto: dimettersi con effetto immediato, ma non prima di aver dato spiegazione sul come sono stati adoperati i soldi stanziati proprio per queste casette!” conclude Pistone.
“SE LE VOLETE SONO QUESTE…”
“Se le volete prendetevele così come sono“, questo l’aut aut del Sindaco Tania Venuto ai pescatori, comunicato stamattina durante una riunione convocata in fretta e furia dalla prima cittadina dopo aver saputo dell’intenzione dei pescatori di restituire le chiavi delle casette. Ma come… non erano “pronte”? Insomma, di fronte al diktat, quello del sindaco, i pescatori, che da anni attendono un proprio spazio per la vendita del pesce, hanno ritenuto di non poter fare altro se non ingoiare il rospo turandosi il naso. Ma questo è un rospo che non si dimentica destinato a tornare su al momento debito.
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