“Una luce nel deserto“. Lo ha definito così uno dei tanti genitori di ragazzi con autismo presenti stamattina nell’area ristoro dello Stadium Bisconte, dove quattro giovani come i propri figli hanno iniziato a lavorare al banco grazie al progetto sostenuto dal Policlinico di Messina, UOC di Neuropsichiatria Infantile e dalla SSD Camaro 1969.
Tra caffè, cornetti e tanti clienti da servire c’era una luce vera che risplendeva nei loro occhi: quella della speranza in un futuro possibile.
Dietro al banco, anche lui a fare i caffè, rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea. A spiegare i dettagli la dottoressa Gabriella Di Rosa dell’UOC di Neuropsichiatria infantile del Policlinico di Messina, ente organizzatore del progetto Lavorare con (dis)Abilità.
Un momento quello di stamattina che è l’inizio per questi quattro giovani e per le loro famiglie, una speranza concreta, oltre le tante parole che si spendono a volte inutilmente sull’autismo. Il futuro, il “dopo di noi” adesso forse è più possibile.