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Stromboli: Una vittima tra gli escursionisti. Trenta turisti lasciano l’isola.

- 03/07/2019
erutta stromboli

STROMBOLI (MESSINA), 3 LUG – I vigili del fuoco insieme ad un canadair della Forestale stanno operando sull’isola di Stromboli per spegnere gli incendi che si sono sviluppati nella zona canneti dopo che una serie di violente esplosioni provenienti dal vulcano e dopo che due trabocchi di lava sono scesi dalla Sciara del fuoco, causando dei roghi. Sul posto anche la Guardia Costiera di Lipari che sta supportando le altre forze dell’ordine. La protezione civile, che sta coordinando le operazioni, sta valutando se inviare sul posto uno squadra.

“Sono in contatto con il capo della Protezione civile regionale, che si è subito attivata, e costantemente aggiornato della situazione sull’isola di Stromboli”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito della forti esplosioni verificatesi nel pomeriggio.

LA PAURA A GINOSTRA

“Sono volati lapilli” che “hanno provocato incendi” e “c’è tanta paura nella frazione di Ginostra, quella maggiormente danneggiata dall’esplosione del vulcano”. Così padre Giovanni, parroco di Stromboli, che da un’altra isola dell’arcipelago delle Eolie ha raccolto le testimonianze dei suoi fedeli presenti sull’isola. Anche lui non ha notizie di feriti, ma, aggiunge, chi “ha più paura sta cercando di andare via da Ginostra, ma può farlo soltanto via mare”.

TRENTA TURISTI LASCIANO L’ISOLA

Trenta persone che si trovavano a Ginostra, sono state imbarcate, dopo l’esplosione del vulcano di Stromboli, con l’aliscafo della liberty Lines. Un altro mezzo navale sta per recuperare altri turisti che sono in questa frazione del comune di Lipari. Ma la decisione di partire o rimanere lì è a loro discrezione. Non è stato al momento avviato alcun piano di evacuazione. “Nessun allarmismo – dice il sindaco di Lipari Marco Giorgianni – solo fumo per il grosso incendio, la situazione è sotto controllo, stanno arrivando i canadair per spegnere il fuoco alimentato dal vento”.

Aggiunge Giorgianni che “se pur trattandosi di un fenomeno di intensità più elevata rispetto alla normale attività del Vulcano, essa non ha prodotto conseguenze negative immediate a livello di maremoto o danni ingenti a cose e persone. Si è attivato immediatamente al Comune il centro operativo ed immediatamente sono state allertate Prefettura e Protezione Civile. A Ginostra, dove la caduta di lapilli ha causato alcuni incendi, stanno operando il personale dei Vigili del Fuoco, della Guardia Forestale, della Guardia Costiera e dei Carabinieri. Sul posto anche la Protezione Civile Comunale. “Pur non rilevandosi la necessità di evacuazione, comprendendo la paura e lo stato di agitazione dei presenti, – ribadisce – sono stati dirottati e messi a disposizione alcuni aliscafi per quanti volontariamente hanno preferito lasciare l’isola e raggiungere Lipari”.

SPIAGGE DI SALINA EVACUATE

“Dopo l’esplosione nel vulcano a Stromboli al momento non c’è pericolo per onde anomale o tsunami ma in via precauzionale sono state fatte sgomberare anche le spiagge dell’isola di Salina e si raccomanda di non accedervi fino a questa sera”. Lo afferma il sindaco Domenico Arabia.

UNA VITTIMA

Una persona sarebbe morta nell’esplosione avvenuta questo pomeriggio sullo Stromboli. E’ morto a Ginostra deceduto per l’improvvisa eruzione dello Stromboli. Era con un amico su un sentiero libero di Punta del Corvo. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, secondo il quale si tratterebbe di un turista che stava facendo una escursione nella zona sommitale del vulcano. La notizia è stata confermata anche dalla Prefettura di Messina. Il corpo dell’escursionista, che si sarebbe avventurato nella zona sommitale del vulcano in compagnia di un amico e senza l’ausilio di guide, sarebbe già stato localizzato. Sono in corso le operazioni di recupero.

Le due esplosioni che alle 16:46 hanno scosso lo Stromboli “sono tra le più forti mai registrate da quando è attivo il sistema di monitoraggio del vulcano, cioè dal 1985”. Lo dice il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Eugenio Privitera. Simili attività definite ‘parossistiche’ erano state registrate nel 2003 e 2007: “Sono fenomeni abbastanza rari, perché lo Stromboli è caratterizzato da un’attività continua ma a bassa energia”.