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PISTA CICLABILE – Franco De Domenico, “Quella testarda idea di restringere una strada già problematica. Perché rifiutare logiche alternative?”

- 19/02/2023
principe pista ciclabile

Questa è la situazione di oggi, sabato in Contrada Principe, dove si sta realizzando la pista ciclabile. Immaginate cosa succede nei giorni a più alta intensità di traffico“. Lo scrive sulla sua pagina social Franco De Domenico.

Volere completare a tutti i costi la pista ciclabile nel tratto tra Principe e Sant’Agata è un atto di arroganza e di insensibilità

“Tutti siamo a favore delle piste ciclabili, continua De Domenico, ma non dove mancano le condizioni, anche di sicurezza per realizzarle. Volere completare a tutti i costi la pista ciclabile nel tratto tra Principe e Sant’Agata è un atto di arroganza e di insensibilità nei confronti delle unanimi istanze dei residenti, dei rappresentanti della circoscrizione, dei commercianti e dei titolari delle numerose imprese e, più semplicemente, di chi ogni giorno percorre quel tratto di strada, che da anni chiedono ascolto senza essere presi in considerazione.

Perché insistere in un progetto oggettivamente sbagliato non è dato sapere, né può essere una giustificazione la necessità di spendere presto i soldi del finanziamento “che altrimenti andrebbero persi“. È un ragionamento inaccettabile!

ci saranno incidenti, si verificheranno ingorghi, le ambulanze resteranno bloccate, d’estate il traffico impazzirà più del solito, perché oggi tutto ciò è facilmente prevedibile

Nessuno, tra chi poteva intervenire, domani si rammarichi o protesti perché le attività dovranno chiudere, perché ci saranno incidenti, perché si verificheranno ingorghi, perché le ambulanze resteranno bloccate, perché d’estate il traffico impazzirà più del solito, perché oggi tutto ciò è facilmente prevedibile e non si sono volute adottare le soluzioni più logiche.

Tutti hanno proposto la soluzione più logica: spostare la pista ciclabile sul lungomare, il più ampio e sicuro, in quanto difeso dai massi, di tutta la città.

Peraltro la realizzazione della pista avrebbe consentito di riqualificare tutto l’arenile, che non è proprio un belvedere e avrebbe consentito a chi fruiva della pista di godere di un panorama mozzafiato.

Ma forse tale soluzione avrebbe disturbato la quiete di qualcuno.

È stato detto che c’è un parere del genio civile, risalente a oltre 10 anni fa, che non consentirebbe la realizzazione della pista sull’arenile.

Io l’ho letto e, a parte considerazioni datate, il fulcro del ragionamento è basato sulla impossibilità di realizzare strutture in cemento sull’arenile. Bene, si poteva rimediare con una moderna pista in materiali ecologici, in buona sostanza con una vera pista green.

Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire!“.

de domenico palazzo zanca
Franco De Domenico