Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, è arrivato a Messina per il tour di incontri di “Energia Popolare” a sostegno della sua candidatura alle primarie alla guida del Partito Democratico. Così ha incontrato i giornalisti all’interno della gremitissima sala “Vincenzo Palumbo” al Palacultura di Messina.
REDDITO DI CITTADINANZA
“Non sono per l’abolizione del reddito di cittadinanza ma per una sua corretta rimodulazione. Così com’è non funzione in quanto manca del passaggio più importante: l’inserimento nel mondo del lavoro. Senza lavoro non può esserci dignità, è la prima dignità. Al momento il reddito di cittadinanza se ha avuto effetti sulla parte assistenziale lo stesso non può dirsi per la funzione di reinserimento nel mercato del lavoro. In questo ambito ha completamente mancato di raggiungere l’obiettivo. Perché funzioni in tal senso servono politiche industriali serie, servono politiche infrastrutturali, politiche attive per il lavoro, la decontribuzione secca per i nuovi assunti. Bisogna dare la tranquillità alle imprese di poter fruire per anni di una agevolazione fiscale legata alle politiche per il lavoro. Il reddito di cittadinanza, pertanto, non si cancella ma così non basta.
PONTE SULLO STRETTO
“Se ne parla da qualche secolo, forse da prima che venissero progettate le auto? In questa Regione non è certo la priorità: si pensi prima alle politiche per il turismo, alle infrastrutture che mancano”.
PD E IL TERRENO PERSO: IL “NUOVO” PARTITO SECONDO BONACCINI
“Stiamo perdendo terreno da tempo così come le elezioni. Serve una nuova dirigenza, non certo quella che ha gestito il partito per anni e che di certo non sostengono me. Il cambiamento della dirigenza deve partire dai territori. In questo momento stiamo governando quasi il 70% dei comuni italiani, ed è davvero incredibile che nonostante continuiamo a perdere le elezioni di fatto governiamo una parte così consistente del lavoro. Dà l’idea di una squadra allenata dalla quale dobbiamo assolutamente pescare ed avere un’identità molto più precisa di quella attuale: dobbiamo essere considerati il partito del lavoro. Il PD deve essere un partito labourista che pone le politiche per il lavoro al primo posto al fine di garantire opportunità per le imprese serie e sane. E poi in difesa della scuola e della sanità pubblica, punto quest’ultimo sul quale stiamo subendo tagli come non mai .
Presenti all’incontro anche il Segretario Provinciale del PD Messina, Nino Bartolotta e il deputato regionale Calogero Leanza.
“Il presidente Bonaccini è una persona concreta, ha detto Leanza, che guarda al territorio e della gente. Ed è lì che dobbiamo tornare: tra la gente per ascoltare i loro bisogni. Per questo appoggerò concretamente la mozione Bonaccini a Messina e nella sua provincia“
“Bonaccini ha una visione del partito molto chiara, netta e pragmatica, ha dichiarato Bartolotta, oltre che incisiva. La sua esperienza di amministratore può dare un valore aggiunto e consentire al partito di ottenere un’identità definita e vincente“.
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