Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, si è insediato stamattina a Palermo al Consiglio Regionale ANCI Sicilia, dopo l’elezione avvenuta lo scorso 31 gennaio e dove vi fa parte come membro di diritto anche il sindaco Basile.
Nel centro congressi del San Paolo Palace Hotel del capoluogo siciliano, oltre ad eleggere le prime cariche interne, si è discusso anche dei temi da sottoporre al Governo Regionale in questa fase di approvazione della legge di stabilità.
In particolare si porterà avanti la richiesta di fondi ai Comuni per l’assistenza di disabili psichici, per le donne vittime di violenza, per il trasporto degli alunni pendolari e per il contrasto all’aumento dell’energia.
Gioveni, già in questa prima seduta, nonostante fosse al debutto, è intervenuto evidenziando:
– la necessità di richiedere i fondi della L.R. 9/92 per il trasporto gratuito sui mezzi pubblici comunali per invalidi e disabili;
– i tempi lunghi per il rilascio della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che serve ai Comuni per l’approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica;
– la sicurezza del territorio e in particolare dei litorali per i quali grava la problematica dell’erosione costiera che colpisce i nostri 54 km. di costa;
– la gestione complessa dei rifiuti in Sicilia per la carenza di impianti che genera l’aumento della Tari, evidenziando a tal proposito anche le linee guida di ARERA sulla necessità di prevedere delle agevolazioni per le famiglie in difficoltà che porterebbe anche a far pagare in misura inferiore il tributo ai contribuenti abituali.
Il capogruppo di FdI si è detto molto soddisfatto di questo primo incontro, anche per avere avuto la possibilità di conoscere diversi sindaci con i quali si creeranno senz’altro occasioni di confronto e supporto reciproco.
Sono certo – conclude Gioveni – che questo ruolo col quale insieme al sindaco Basile rappresento il Comune di Messina in sede regionale, mi darà la possibilità di portare all’attenzione dell’ANCI le spesso macchinose questioni procedurali che frenano non poco l’azione amministrativa di una grande città come Messina.