Con uno scarno comunicato la Messina Social City, la società che gestisce i servizi del Dipartimento comunale dei Servizi sociali, delega all’esterno il servizio di ristorazione di Casa Serena. “Si comunica che nelle more dell’avvio dei lavori di efficientamento energetico della Casa di Riposo Casa Serena, sono stati avviati i preliminari tecnici per la manutenzione straordinaria di alcuni locali in somma urgenza. Tali lavori comportano la chiusura dei servizi di ristorazione. Per il tempo necessario all’effettuazione dei lavori il servizio di ristorazione è stato affidato ad un operatore esterno. Pertanto tutti i servizi residenziali ivi compreso quello di preparazione e distribuzione pasti sono assicurati senza soluzione di continuità nel rispetto degli standard organizzativi e qualitativi previsti dalla normativa vigente”.
Questo il comunicato che non è roba da poco visto che la cucina di Casa Serena serve i pasti necessari anche alla refezione scolastica comunale ed agli alloggi di transito. Da dicembre la Messina Social City ha iniziato ad affidare a ditte esterne il servizio cucina lasciando intendere che i locali fossero chiusi o non utilizzabili. E ciò in concomitanza con un controllo effettuato dai Nas dei Carabinieri. Una visita che aveva gettato se non nel panico certamente in uno stato di acuta preoccupazione la dirigenza della società, tanto che si decise di nominare un avvocato, un penalista di tutto rispetto, a tutela dell’azienda per quanto era stato rilevato dai Carabinieri. I bandi di affidamento esterno del servizio ristorazione fecero allora pensare che la cucina di Casa Serena fosse stata addirittura posta sotto sequestro nelle more che si provvedesse a metterla a norma. Ma vista l’impossibilità di avere accesso al verbale stilato dai Nas resta solo una congettura. Adesso si procede all’affidamento sine die….
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