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Politiche Sociali, le priorità dell’assessore regionale Albano, “Riforma Ipab, più fondi per disabili. Reddito di cittadinanza: giovani non cerchino scorciatoie”

- 07/12/2022
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“La riforma delle Ipab è improcrastinabile”. Nuccia Albano, assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia ha studiato i dossier “caldi” del suo assessorato.

IPAB

Gli ultimi tre esecutivi regionali hanno messo in cantiere riforme degli Istituti che non hanno mai visto la luce, ma per l’esponente della Nuova Dd non è tempo di rimpianti: “Non voglio aggiungere ritardi a ritardi per cui proporrò al governo un disegno di legge che tenga conto degli orientamenti espressi dalla prima Commissione a cui era approdato in passato un vecchio documento, aggiornandolo, qualora ce ne fosse la necessità, con nuove disposizioni normative”, spiega all’ANSA.
Albano fissa i paletti da cui ripartire: “La situazione delle Ipab è disastrosa per tre motivi principali: il deficit strutturale molto elevato, accumulato nel tempo; la rigidità delle norme per la valorizzazione dei beni e l’assenza da parte delle strutture di attingere a fondi europei per riattivare un servizio sociale sul territorio ma anche l’incuria di molti amministratori”.

REDDITO DI CITTADINANZA E GIOVANI

Sul reddito di cittadinanza l’assessore Albano ha una sua precisa idea: “Non mi sono mai illusa: il lavoro non si trova per legge. Il reddito di cittadinanza in Sicilia, per il risultato ottenuto fino ad oggi, è un vero e proprio intervento assistenziale. I dati del monitoraggio sono sconfortanti, da gennaio a ottobre 2022, secondo i numeri Inps, ci sono stati 228.152 percettori del RdC, il 17,7% del totale nazionale e secondo i dati Anpal, dal 2020 gli occupati RdC in Sicilia sono pari a 21.000. Abbiamo avuto la stagione trentennale del precariato per legge che ormai è nella sua fase conclusiva e definitiva. Bisogna che i giovani guardino al lavoro come una meta e non cerchino scorciatoie”.

DISABILI

L’agenda del governo Schifani in materia di disabili è altrettanto fitta: “Nella proposta di bilancio per il 2023 – anticipa l’assessore Albano – abbiamo proposto di incrementare le disponibilità finanziarie per la disabilità. Con i fondi regionali abbiamo previsto spese per le comunità alloggio per i ricoveri dei pazienti dimessi dagli ospedali, somme in favore dei Comuni per l’assistenza igienico-sanitaria e per la comunicazione per gli studenti con disabilità nelle scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. La conquista più significativa è stata quella del riconoscimento dell’assegno ai disabili gravissimi che ogni anno la Regione garantisce con circa 250 milioni di euro”.
Non manca l’impegno “per l’abbattimento di barriere architettoniche, sia per i privati con reddito Isee basso, sia per i Comuni, attraverso cantieri di lavoro. Sui diritti del disabile – conclude l’assessore- tanto è stato fatto negli ultimi anni: l’istituzione del garante della disabilità è un tassello importante per il mondo dei disabili che trovano un punto di riferimento nelle istituzioni impegnate nel perseguire la piena realizzazione dei diritti delle persone con disabilità, nonché la loro integrazione ed inclusione sociale”.