BOLOGNA – Proprio nel giorno dello sciopero voluto per invocare più sicurezza sui treni dopo la serie di aggressioni ai capitreno e al personale di bordo che si sono susseguite questa estate, ecco l’ennesimo episodio violento: sul convoglio 17904, questo pomeriggio, poco prima delle 18, a San Giovanni in Persiceto (in provincia di Bologna) si sarebbe scatenata una sorta di rissa tra alcuni giovani viaggiatori che ha richiamato l’attenzione di un addetto alla Protezione aziendale, cioè di quelle figure che si occupano della sicurezza a bordo. Era fuori servizio, ma è intervenuto comunque per calmare gli animi. Ebbene, riferisce alla ‘Dire’ Aldo Cosenza, segretario regionale Fit-Cisl Emilia-Romagna, “questo lavoratore è stato colpito alla testa ed è stato portato in ospedale. C’entra poco il fatto che fosse fuori servizio, poteva essere il capotreno, l’addetto al Protezione aziendale di turno… Sta di fatto che è finito all’ospedale” dopo una situazione di tensione a bordo. Secondo alcune ricostruzioni, ancora da confermare, parebbe che, una volta sceso dal treno, sia sta colpito alla testa da una pietra lanciatagli contro. Ma la dinamica dei fatti è ancora tutta da approfondire.
L’ENNESIMO EPISODIO VIOLENTO NEL GIORNO DELLO SCIOPERO
Per la Cisl che “questo succeda proprio oggi, nel giorno dello sciopero per la sicurezza fortemente voluto proprio dal territorio dell’Emilia-Romagna contro l’escalation di violenze ed aggressioni, ha del paradossale”. Ed è un ulteriore segnale di allarme, continua Cosenza: “Conferma l’urgenza delle nostre richieste a partire dai tornelli nelle stazioni: ai binari si deve accedere solo se si ha il biglietto per salire sul treno. E questa è solo una delle misure che servirebbero”.
A fronte di questo nuovo episodio, la Fit-Cisl chiederà ora agli altri sindacati di promuovere una iniziativa congiunta nei confronti della Prefettura di Bologna, anche in qualità di coordinatrice delle Prefetture dell’Emilia-Romagna, “per chiedere che si cominci a fare in modo che ci siano delle misure che riducano i rischi per chi lavora sui treni. Quello è un posto di lavoro come tutti gli altri e come tale va reso sicuro”, afferma Cosenza.
DIRE.IT
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