Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale Libero Gioveni ha chiesto all’ufficio di presidenza della Commissione con delega alla pianificazione urbana di discutere in Aula, alla presenza del Presidente dell’Autorità di Sistema Mario Mega e dell’Amministrazione il futuro dell’area fieristica che in atto rappresenta un bruttissimo biglietto da visita per i turisti che in questo periodo risiederanno o semplicemente attraverseranno la nostra città.
La demolizione dell’ex teatro in fiera e tutte le vicende consequenziali che hanno lasciato in questa preziosissima area della nostra costa solo macerie – afferma Gioveni – impongono una seria riflessione sul futuro di questa porzione di territorio, la cui destinazione, occorre ricordare, è già stata scritta nelle pagine del Piano Regolatore Portuale, approvato a Palermo dopo 60 anni il 24 luglio 2019 dal Consiglio Regionale Urbanistico!
Perché il Consiglio Comunale, espressione democratica dell’intera città, deve essere lasciato fuori dalle decisioni di cosa si voglia realizzare in questo spazio strategico? – si chiede il consigliere.
E ancora:
Siamo proprio certi che la visione futura della città e della sua lunghissima costa sia in linea con quella del nuovo Civico Consesso che avrebbe tutto il diritto di esprimersi sulla pianificazione urbanistica dell’intera zona falcata nel rispetto del mandato conferitogli da poco dalla cittadinanza?
Questi legittimi interrogativi – ricorda l’esponente di FdI – li avevo già espressi in Consiglio Comunale nello scorso mandato, auspicando un maggior interesse dell’Aula ad esaminare il PRP e a valutare la possibilità di chiedere la predisposizione di una possibile variante come spesso accade in tutti gli strumenti urbanistici.
Posto che non si può che esprimere compiacimento per il fatto di avere finalmente un piano regolatore che stabilisca nero su bianco cosa si voglia fare ai margini di gran parte della nostra splendida costa – insiste Gioveni – di contro diventa più che opportuno adesso da parte del Consiglio, specie dopo l’approvazione del PUDM che in atto è al vaglio della Regione, dare degli indirizzi politici sulla “città che verrà” in relazione al suo “affaccio a mare”.
Perché, per esempio – conclude con un auspicio personale il capogruppo di FdI – non valutare la possibilità di far diventare la cittadella fieristica un sito per i crocieristi per gli acquisti dei prodotti tipici messinesi, magari realizzandone in loco l’approdo, contribuendo così ad incrementare l’economia locale e lo sviluppo delle attività artigianali e commerciali?