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Musumeci, “io divisivo? I sondaggi dicono il contrario. Per unità di centrodestra pronto a passo di lato. La verità pregiudicherebbe la vittoria dello schieramento…”

- 23/06/2022
musumeci conferenza stampa

A farsi da parte per il bene del centrodestra, Musumeci è sempre stato pronto. Lo era già lo scorso anno. Lo è anche adesso. Lo ha chiarito durante la conferenza stampa di stamane. Un incontro molto atteso dopo le dichiarazioni che la stampa aveva virgolettato come una resa. Ma Musumeci non si arrende, “Non ho mai mollato in vita mai, anzi solo una volta, quando il Padreterno si è preso mio figlio” ha detto, amaro, in conferenza. E chiarisce “Ho detto se sono scomodo mi metto da parte, toglierò il disturbo. Sono un presidente scomodo in una terra che finge di voler cambiare, ma credo nel valore della  politica e nell’unità del centrodestra“. La storia di Nello Musumeci è il miglior esempio del suo impegno e la certezza che sia un presidente di Regione senza alcun avviso di garanzia e senza ombre la dice lunga sulla possibilità di individuare un successore “all’altezza”.

Io non mi dimetto, ho un impegno con il popolo siciliano che ho assunto quando mi ha eletto e fino all’ultimo giorno servirà la mia Regione e il popolo siciliano rimanendo con la schiena diretta, con la stessa integrità morale e lo stesso entusiasmo del primo giorno. Andrò ad aprire cantieri, a inaugurare nuove opere. Non è una resa, non sto mollando, la mia è una scelta di responsabilità. So che la responsabilità è oggi un attrezzo fuori uso” ha detto ancora, e poi il passaggio su quel termine che mal sopporta: “candidato divisivo“, lui che dell’unità di centrodestra ne ha sempre fatto vocazione e bandiera. “Una scelta di responsabilità per sostenere il centrodestra e continuare a vincere e continuare la strada che il mio governo, con tutti gli assessori, ha tracciato. Anche se nell’ultimo anno ho dovuto subire indicibili e ignobili attacchi dal fuoco amico preoccupato più di attaccare e delegittimare il Presidente della Regione che le opposizioni“.

Poi l’attacco a chi lo ha definito, appunto, “divisivo”. “Divento discusso e divisivo – ha detto il governatore – pur risultando vincente in tutti i sondaggi.  E’ un paradosso, ma questa è la terra dei paradossi. Ricordate Sciascia, Pirandello? In tutti i sondaggi, in tutti gli scenari elettorali risulto vincente, anche nell’ultimo del 31 marzo scorso, eppure per alcuni miei alleati rimango un presidente e un candidato divisivo. I sondaggi – mi direte – si prendono con le pinze, ma se il sondaggio contrasta con quello che dice il vicino  perde credibilità quest’ultimo“.

In ultimo il presidente della Regione Sicilia affronta due punti, uno dietro l’altro: i fischi a seguito dell’arrembaggio dei comici a Taobuk, a Taormina, e la verità sugli attacchi politici alla sua persona: “Qualcuno ha scritto che la mia sarebbe una scelta legata alla claque di Taormina, no i comici fanno i comici e sono pagati per farlo. E hanno fatto il nostro gioco esaltando le condizioni delle strade siciliane… le strade non dipendono dalla Regione, la competenza è del governo, dei 5Stelle, del Pd, di tutte le forze che sono al governo e che sono rimaste sorde alle nostre richieste. 

Qualcuno ha scritto Musumeci si accorderà con la Meloni per una candidatura al Senato. No, non svendo la mia Regione per un posto in Parlamento, non accetto compromessi. La Meloni non mi ha mai proposto un patto del genere, conosce la mia dirittura morale, la mia fermezza.

Ho tante altre cose da dire, ma mi riservo di farlo in un’altra occasione. Per ora andiamo per la soluzione migliore perché il centrodestra possa vincere. Certo rimane una casella vuota? Perché Musumeci no? Fa ridere dire “non parla con i partiti”,  fa ridere “non fa toccare palla”. Ci sono palle di colore diverso, di plastica, di gomma, di cuoio. Ci sono palle che non si possono toccare. Spero che mi si dica presto, se non dovessi essere io il candidato, la verità. Ma se qualcuno dicesse la verità il Centrodestra pregiudicherebbe la propria vittoria“.