Si è svolta stamane, a Palazzo dei Leoni, la verifica straordinaria di cassa della Città metropolitana di Messina a seguito dell’insediamento del Commissario straordinario.
Alla riunione odierna hanno preso parte il Commissario straordinario ing. Leonardo Santoro, il Sindaco dimissionario dott. Cateno De Luca, la Segretaria generale avv. Maria Angela Caponetti, la Dirigente della II Direzione avv. Anna Maria Tripodo, i componenti del collegio dei Revisori dei Conti dottori Giuseppe Galati, Salvatore Messineo e Rosario Vicari.
Al termine di un breve esame contabile i partecipanti hanno sottoscritto il verbale che ha determinato il formale passaggio di consegne.
La procedura odierna deriva dalla disposizione dell’articolo 224 del TUEL che testualmente recita: “si provvede a verifica straordinaria di cassa a seguito del mutamento della persona del Sindaco, del Presidente della Provincia, del Sindaco metropolitano e del Presidente della comunità montana. Alle operazioni di verifica intervengono gli amministratori che cessano dalla carica e coloro che la assumono, nonché il Segretario, il responsabile del servizio finanziario e l’organo di revisione dell’Ente”.
NUOVOPIANO DI RIEQUILIBRIO
Ma la notizia del giorno è che, secondo quanto si apprende da quanto scrive il presidente della Commissione Bilancio del Comune di Messina, Massimo Rizzo, il commissario straordinario del Comune di Messina, avrebbe deciso di “archiviare” la bozza di piano di riequilibrio proposta in seconda battuta dall’ex sindaco Cateno De Luca, avvalendosi del decreto Milleproroghe, e di rimodularne uno nuovo. In sostanza Santoro sfrutterebbe, anche lui, la possibilità offerta dal decreto che consente di poter rimodulare il piano in funzione di quanto disposto dal Governo in favore dei Comuni in stato di pre dissesto. I tempi si allungano ulteriormente, quindi. Ma quali sono i fatti che hanno indotto Santoro a non proseguire sulla strada tracciata in extremis da De Luca? Intanto Massimo Rizzo scrive: “Altro che città salva… continua il gioco dell’oca”.