
Palermo, Catania e Messina. Un passato glorioso come protagoniste della Serie A italiana costrette a ricominciare dal basso. In sintesi è questo il vissuto degli ultimi anni delle tre squadre siciliane costrette a fare i conti con situazioni societarie disastrate che le hanno portate, in anni diversi, a dichiarare fallimento, cambiare proprietà (in alcuni casi anche più volte) e ripartire dal campionato Dilettanti. Ora tutte e tre si trovano nel Girone C di Serie C, un campionato difficile, pieno di insidie che rischia di diventare una palude dalla quale uscire. Tutte le formazioni storiche che hanno dovuto passare dal purgatorio della terza serie italiana hanno dovuto compiere una mezza impresa. Ne sanno qualcosa squadre importanti come il Napoli, il Lecce, il Bari e il Brescia messe a dura prova dalla riemersione verso il calcio che conta.
Il Palermo è al secondo anno di C e dopo una stagione di assestamento dal suo arrivo dalla Serie D, ha avuto momenti altalenanti nel campionato 2021/2022. Ai nastri di partenza, insieme al Bari, all’Avellino e al Catanzaro, la squadra allenata da Silvio Baldini era, stando alle cifre che venivano fornite dai vari siti di scommesse attivi sul web, tra le favorite per la promozione diretta in Serie C ed è riuscita a tenere il passo della corazzata Bari fino ad almeno il mese di dicembre. In quel momento qualcosa si è inceppato e nelle ultime dieci partite, a partire dunque dal dodici dicembre, ha raccolto solo tredici punti, trovando tre vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. Al momento si trova quinto a 45 punti, 13 in meno del Bari capolista (ma anche con una partita in meno disputata), ma in piena zona playoff, e l’obiettivo, a questo punto della stagione, sembra proprio quello di centrare i playoff inseguendo la migliore posizione possibile.
Il Catania sta vivendo probabilmente gli anni più bui della sua gloriosa storia. La posizione in campionato, dodicesima con 33 punti, considerando anche quattro punti di penalizzazione, sembra importare relativamente poco i tifosi etnei che restano in attesa di capire quale destino li attenderà. Da una parte, infatti, gli uomini di Baldini continuano ad allenarsi, a giocare e a cogliere gli applausi dei propri supporter ma dopo l’ennesima dichiarazione di fallimento gli occhi sono tutti puntati sul 28 febbraio, data in cui terminerà l’esercizio provvisorio del club, e la prossima asta dopo la prima andata deserta. Prima ancora del risultato sportivo, dunque, i tifosi del Catania si augurano che il campionato della propria squadra del cuore concluda la stagione ancora in piedi, ancora in Serie C.
Soffre anche il Messina, in fondo alla classifica del Girone C di Serie C, al sedicesimo posto a soli 29 punti, frutto di 7 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte. I giallorossi guidati da mister Raciti si trovano a 4 punti dal Campobasso, prima squadra fuori dalla zona playout. Il campionato dei messinesi, fino a questo momento, è stato tutt’altro che positivo andandosi a scontrare con un lungo periodo di buio sul piano dei risultati. Dal 14 novembre scorso ad oggi, e dunque nelle ultime 15 partite il Messina ha potuto esultare solo quattro volte, contro la Paganese, il Potenza, il Monopoli e nell’incredibile partita contro il Bari il 6 febbraio scorso. Poi sei sconfitte e cinque pareggi. Troppo poco per una squadra che deve salvarsi. Al termine della stagione mancano 10 gare e il Messina avrà a disposizione ancora due delle tre sfide dirette con Fidelis Andria e Vibonese, per poter ancora dare una sterzata alla propria stagione e sperare in una salvezza fuori dalla furibonda lotta dei playout. I recenti successi di febbraio contro Bari, Potenza e Monopoli lasciano comunque ben sperare. Servirà tanta continuità.