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Silenzio sul futuro di circa 300 cani randagi. Baccano per la campagna elettorale. Eppure i due punti sono connessi. Sono, anzi siamo in tanti a Messina a chiederci perché e soprattutto come sia possibile che tra sole 24 ore i cani randagi ospitati in strutture alternative a quella che invece dovrebbe esistere a Messina (il canile municipale) verranno impacchettati, a forza trasferiti in un viaggio di certo non semplice, certamente scioccante, fino a Taurianova. A niente è servita la sollevazione di animalisti, cittadini ed amanti degli animali! La risposta è stata solo insipienza e silenzio, assoluto.
Una mancanza di sensibilità gravissima e molto significativa, perché chi non ama gli animali e li sottopone a questa vergognosa deportazione non è certo migliore nei confronti delle persone. Un giudizio pesante ma che tutto peserà anche in campagna elettorale.
Anche questa amministrazione ancor più delle precedenti, non ha saputo colmare una lacuna che è tutta messinese: la creazione di un canile municipale, una campagna di affido e adozione ad esso collegata. Azioni di civiltà ed occasioni perse per chi ha avallato che i nostri 300 cani vengano adesso affidati lontano dallo Stretto, a Taurianova, in condizioni che non conosciamo e che non sarà facile monitorare.
Se i nostri cani potessero parlare (e magari anche votare!) , anche se solo per un istante, direbbero una sola parola: VERGOGNA!
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