Nota stampa Gruppi PD e LiberaME
In questi ultimi giorni il primo cittadino ha in più occasioni criticato (evidentemente è un eufemismo) il Civico Consesso, reo – a suo dire – di non aver valutato ed esitato in tempi europei il bilancio di previsione 2022, addirittura sostenendo che tale mancata disamina sarebbe connessa ad un capriccio, o meglio a un dispetto della maggioranza dei consiglieri contro di lui. Sempre a dire del sindaco, Il maldestro comportamento posto in essere dagli irresponsabili consiglieri, starebbe, inoltre, cagionando un potenziale danno all’Ente in previsione della futura udienza innanzi alla Corte dei conti sul piano di riequilibrio. Invero, così come è stato accertato in commissione bilancio in data odierna (e di ciò diamo atto al Presidente della medesima istituzione per aver fatto chiarezza), il detto previsionale 2022 non è stato esaminato e discusso fino ad ora su richiesta espressa della stessa amministrazione. Infatti, in più occasioni nelle scorse settimane l’assessore al bilancio ed il ragioniere generale hanno chiesto di rinviare la discussione per dar modo all’esecutivo di presentare un maxi-emendamento che consentisse di allineare il previsionale in questione con i dati contabili scaturiti dalle ultime variazioni di bilancio esitate dal Consiglio Comunale alla fine dello scorso anno. Soltanto oggi l’assessore al bilancio ha dichiarato in commissione l’intenzione dell’amministrazione di ritirare il maxi-emendamento, peraltro ancora privo del parere dei revisori dei conti, per poi presentarlo in consiglio, di fatto sbloccando l’iter. Orbene, vero è che il sindaco ha rimesso le deleghe al bilancio da circa un anno, e quindi non è ben informato sui lavori, tuttavia, prima di lanciare strali e offese varie, dovrebbe avere l’umiltà di informarsi, evitando di mistificare la realtà a suo uso e consumo. Stesso dicasi per alcuni cronisti, i quali, dimentichi della loro missione, prima di dare fiato alle trombe, avrebbero il dovere di informarsi e verificare le fonti. Auspichiamo che il sindaco possa imparare da questa vicenda, in realtà l’ennesima di una lunga serie, contraddistinta dal solito spartito, una regola di vita fondamentale, ovvero che le bugie hanno le gambe corte. Nel contempo, cogliamo l’occasione per chiedere al primo cittadino, il quale tanto si accalora per i bilanci di Palazzo Zanca, dal Consiglio comunale puntualmente valutati, come mai non ha la medesima preoccupazione per il bilancio consuntivo della Città Metropolitana? Come mai il consuntivo 2020, ribadiamo consuntivo 2020, non è stato approvato dai vari commissari che si sono susseguiti? Come mai, malgrado il blocco che tale mancata adozione sta comportando per l’ente metropolitano, il sindaco su tale notevole ritardo nulla dice? Le superiori domande le giriamo, altresì, ai bravi cronisti, e soprattutto ai commissari che con le funzioni di Consiglio Metropolitano si sono succeduti nella carica, senza tuttavia esitare il bilancio approvato dal sindaco metropolitano nel maggio 2021, giusto Decreto Sindacale n. 109 del 28.05.2021, come integrato dal Decreto Sindacale n. 142 del 01.07.2021.
Messina, 31 gennaio 2021
I consiglieri comunali Biagio Bonfiglio Felice Calabrò Gaetano Gennaro Alessandro Russo Antonella Russo