
Flamur ha così commentato la lettera di scuse annunciata dal 23enne accusato dell’omicidio della figlia
“Le scuse non esistono. Non ci sono scuse e quello che ha scritto non mi interessa. Ha perso tempo”: il padre di Ilaria Sula, Flamur, ha risposto così alla lettera di scuse annunciata da Mark Samson, il ventitreenne accusato del femminicidio della studentessa originaria di Terni. Lo ha fatto incontrando i giornalisti stamani nello studio del suo legale, Giuseppe Sforza.
“La lettera non ce la aspettavamo in questo momento – ha detto il papà di Ilaria -, magari tra 30 o 40 anni ma non adesso”.
“Dice che sta piangendo – ha affermato riferendosi alla lettera – ma noi sono 20 giorni che stiamo piangendo per nostra figlia. Ilaria non meritava questa fine. Era meravigliosa e non è difficile non scordarla. Non ce la fa la città di Terni e l’Italia. Le scuse non esistono”.
“E’ stato un tradimento – ha detto ancora Flamur Sula riferendosi a Samson -, se amo una persona non è che l’ammazzo e poi dico che l’amo”.
“A Mark, a quell’assassino, gliel’ho chiesto, ‘ma tu centri niente con questa storia che Ilaria è scomparsa?’ Lui mi ha risposto ‘io l’amo Ilaria… Non le farei mai del male’. E invece glielo aveva fatto” ha proseguito Flamur Sula.
La mamma di Ilaria, Gezime, ha invece parlato della madre di Mark Samson. “Quella non è una madre, una madre come lei non deve esistere” ha sottolineato senza alzare gli occhi. “Una madre – ha aggiunto – non può aiutare un figlio a nascondere un cadavere, a nascondere nostra figlia. Non so che cuore ha. Non lo so…”.
I genitori hanno poi parlato degli ultimi messaggi ricevuti dal telefono della figlia. “Che volevi pensare? Che non era lei, non era Ilaria” hanno detto. “Perché se era lei – ha detto il padre – qualsiasi cosa avesse fatto, nel male e nel bene, ce lo avrebbe detto. Ci avrebbe proprio chiamato non mandato un messaggio o una storia su Instagram. Lui conosceva tutti i codici”.
“Ilaria era una ragazza forte che aveva tanti sogni” ha sottolineato ancora la madre.
