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“Sindaco Basile, perché il platano è stato abbattuto?”. Nessuna risposta, ma “tanti altri piantumati”. L’equazione del Marchese del Grillo vince ancora

- 25/03/2025
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Basile, il sindaco di Messina, non vuol sentirsi dire “abbiamo abbattuto un albero”. Però così è stato e della motivazione tecnica e certificata in merito alla motivazione sul perché siano stati abbattuti i platani in viale Giostra stamattina neanche l’ombra. Solo un’altra occasione per ripercorrere le tappe di una criticabile e non proprio riuscita “ForestaMe”, con alberi che non hanno attecchito e molti che sono morti di sete, o abbattuti ancora prima di svilupparsi dall’esiguo spazio di parcheggi dove probabilmente non era proprio la sede migliore per piantare “tanti alberi”. Tutti alberelli lautamente finanziati il cui posizionamento è soggetto a verifica, essendo parte di uno dei progetti di forestazione più rilevanti dell’ambito in cui ricade il finanziamento ottenuto dall’assessore dell’epoca Carlotta Previti, che ne aveva pianificato, con la collega Dafne Musolino, tutt’altro che l’attuale collocazione. Alberi sparsi non fanno verde utile alla loro funzione specifica: creare raffreddamento in città ormai sempre più colpite dall’innalzamento delle temperature. Oggi è stata, pertanto, una conferenza stampa dove il problema principale, la domanda più importante non è stata trattata adeguatamente ma solo sorvolata: “Il platano è stato abbattuto perché a rischio”.

LA GIUSTIFICAZIONE UFFICIALE MA NON DOCUMENTATA, DA “CREDERCI SULLA PAROLA”

“L’Amministrazione ha chiarito che l’abbattimento di alcuni esemplari non è in alcun modo connesso al progetto dei lavori in corso, che anzi era stato concepito nel rispetto e nella salvaguardia dell’attuale alberatura. Le criticità emerse derivano invece dalle verifiche tecniche effettuate dalla Messinaservizi Bene Comune, che ha eseguito specifiche prove di trazione e valutazioni di stabilità. Gli esiti di queste analisi hanno portato alla classificazione di alcuni alberi in “classe di rischio schianto”, rendendo necessari interventi mirati a tutela dell’incolumità pubblica.

Sono tuttora in corso verifiche tecniche su altri esemplari presenti lungo il viale, al termine delle quali si procederà con le opportune valutazioni”.

Ma perché lo era? Chi lo dice? Il sindaco che non è un agronomo o un tecnico con tanto di documentazione a riprova? E, se era ricadente in una delle categorie a rischio, si potevano ancora compattare di più con terra aggiuntiva al fine di non uccidere un albero con più di cinquant’anni di storia? Perché non lo si è comunicato anche alla Circoscrizione di competenza invece di procedere come se non fosse “cosa” dei messinesi? O forse era previsto nel progetto originario che quell’albero non dovesse rimanere lì? Non basta dire “ne abbiamo piantati tanti”, quindi un albero in meno non fa testo… Non è cosa da poco, è dimostrazione che, come al solito, il livello di condivisione e di importanza riconosciuta nei confronti dei cittadini rimane espressione dell’equazione del marchese del Grillo: “io sono io e voi…”

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