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Risanamento Messina: la precisazione del sub-commissario non convince. Prevale la logica della ruspa

- 17/03/2025
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Prima le demolizioni, prima i lotti, prima l’urbanistica e poi tutto il resto. Non convince la precisazione di Santi Trovato, sub-commissario, nonché presidente dell’Ordine degli ingegneri, ma anche commissario del parco fluviale dell’Alcantara. Le affermazioni del subentrante a Marcello Scurria rimangono legate strettamente alla vera priorità: quella dei lotti da completare. Ed è in quell’ambito che potrà essere data precedenza alle famiglie che hanno fragilità. Quindi la graduatoria rimane in quell’ambito e non generalmente intesa, secondo il principio del suo predecessore che analizzava il livello di gravità e di necessità, lontano da ogni logica di edilizia e urbanistica. L’obiettivo pertanto è quello di fare spazio, liberare aree da riutilizzare, di ripulire la facciata della Messina afflitta dalle baraccopoli. Contemporaneamente e solo per quelle insistenti sui lotti da demolire si valuteranno le graduatorie in base alla gravità delle condizioni di salute. Ma non tutte le gravità saranno le stesse visto che si darà precedenza. Tant’è che l’avranno le famiglie che hanno al loro interno:

1-invalido civile al 100% con indennità di accompagnamento (legge 1 febbraio 1980)
2-invalido civile al 100%
3-beneficiario dell’art. 3, comma 3, legge 104/92

I soggetti risultanti in altre categorie di disabilità saranno da considerare in regime ordinario. In base alle priorità individuate dalla sopra citata nota di chiarimento attualmente vi sarebbero 7 nuclei familiari con persone invalide civili al 100% con indennità di accompagnamento, 20 famiglie con invalidi civili al 100% e infine 16 con soggetti beneficiari dell’art.3, comma 3, legge 104/92“.

Il sub commissario Santi Trovato evidenzia come lo sbaraccamento sia un percorso che solamente con la condivisione ed il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti che ne hanno competenza potrà portare ad una risoluzione positiva di un problema che grava su Messina come un macigno: occorre risanare tutti i restanti 65 ambiti restituendo dignità e decoro alle 1600 famiglie che ancora vivono nelle baracche”. Ma prima di tutto si punta a completare i lotti da demolire assegnando in via prioritaria lotto per lotto.

Per non parlare di come il Comune di Messina rientra a piè pari nel Risanamento della città dopo che Trovato ha delegato Arismé: “il Commissario Straordinario ha approvato e aggiornato il Piano degli Interventi e ha disposto di avvalersi dell’Agenzia comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina (A.RIS.ME’), affinché quest’ultima, in qualità di Soggetto Attuatore nonché stazione appaltante, espletasse le procedure finalizzate all’acquisto sul libero mercato degli immobili da destinare al ricollocamento abitativo delle persone residenti nelle baraccopoli“.

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