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Risanamento Messina – Interrogazione di Antonella Russo, PD, “Ordinanza da revocare in autotutela. Il rischio è che i fragili non faranno in tempo a risolvere…”

- 16/03/2025
russo antonella

“E‘ stata data nella giornata di oggi ampia eco dai giornali e telegiornali locali all’ordinanza in oggetto emessa due giorni fa, con la quale il neo Subcommissario per il risanamento, ing. Santi Trovato, in piena discontinuità con il suo predecessore — che aveva stabilito, nei criteri di assegnazione delle
abitazioni nel piano di risanamento, di dare assoluta priorità alle famiglie con soggetti fragili (bambini disabili, anziani gravemente malati, ecc.), nell’universalmente apprezzato tentativo di garantire il diritto ad uscire dalle baracche alle persone oggettivamente più bisognose – ha deciso, invece, di stabilire delle priorità diverse”. E’ l’incipit dell’interrogazione urgente a risposta scritta presentata nella giornata di oggi dalla Consigliera comunale PD Antonella Russo.

“In particolare, l’Ing. Trovato – prosegue l’avvocato Antonella Russo – ha ritenuto di dover aggiornare i criteri di assegnazione degli alloggi disponibili, utilizzando come preminente il criterio della liberazione delle aree baraccate per „lotti unitari e funzionali“, e stabilendo che solo all’interno di ogni singolo lotto o sub lotto si debba poi dare priorità ai nuclei familiari in condizione di grave fragilità socio-sanitaria. Ritenuto che he l’applicazione pratica di tale criterio inserito nell’ordinanza n. 01/2025 comporterà certamente
delle conseguenze nefaste per i cittadini più bisognosi, i quali, in risposta alle loro stringenti necessità di vivere in una abitazione dignitosa, si troveranno invece preferiti altri criteri che sono quelli di non disunire le famiglie all’interno di uno stesso lotto o sub-lotto, affinchè non si realizzi „lo sgombero di
unità abitative sparse sul territorio“.
Che la finalità contenuta in tale ordinanza – se ben letta e interpretata dalla consigliera scrivente – parrebbe quella di voler privilegiare la politica del mantenimento dei nuclei familiari di „ex baraccati“ negli stessi, anche se nuovi, contesti abitativi (come se si trattasse di persone e famiglie che non possono
e non devono integrarsi con il resto della cittadinanza…), e non, piuttosto, la finalità di „togliere“ dalle baracche quegli anziani malati che da troppo tempo attendono un alloggio dignitoso e salubre, così come quei bambini che hanno diritto di non sentirsi ancora per anni svantaggiati doppiamente, a causa
della loro fragilità fisica ed anche a causa di un contesto abitativo non idoneo alle loro condizioni.
Che, pertanto, le finalità di tale ordinanza si mostrano in violazione dei principi basilari della nostra Carta costituzionale, in téma di parità di tra i cittadini e di osservanza del diritto alla salute.

Ritenuto – continua ancora l’interrogazione della consigliera PD – che, in considerazione del fatto che, ad oggi, circa 130 famiglie attendono di essere trasferite in alloggi dignitosi ed idonei rispetto alla condizione di fragilità dei loro componenti, accertata dall’Asp di Messina (che ha stilato il relativo elenco), e che questa diversa individuazione di priorità di sbaraccamento potrebbe significare (anzi significherà di certo, quanto meno per molti di loro) la fuoriuscita dalle baracche in tempi molto lunghi, sicuramente di svariati anni, con la tristissima conseguenza che molti anziani malati forse non riusciranno mai a trasferirsi per tempo in un alloggio adeguato.;
Che la suddetta amara considerazione trova conferma nel semplice fatto che la società Patrimonio Spa, partecipata del Comune di Messina, pur potendo contare su un finanziamento di 23 milioni di euro, dall’anno 2022 ad oggi è riuscita ad acquistare soltanto tre abitazioni (da notizie pubblicate in più testate e mai smentite da alcuno);
Che, infine, detta ordinanza desta ulteriori gravi perplessità, nella parte in cui dispone che la lista delle 130 famiglie con persone fragili sia trasmessa ad Arisme, al fine di valutare comunque la possibilità di inserire tali nuclei familiari nell’ambito della legge sull’emergenza abitativa.
Anche sotto tale profilo l’ordinanza in questione si appalesa in tutta la sua inopportunità, vista l’esistenza di migliaia di richieste di alloggi per emergenza abitativa, e pochissime case a disposizione;
e visto, anche, il tentativo di catalogare insieme politiche del tutto diverse tra loro, quali appunto le politiche di risanamento con quelle dell’emergenza abitativa, che hanno origini, cause ed anche finalità certamente non coincidenti.

Considerato che la tematica della tutela delle persone fragili è argomento cui non può considerarsi estraneo il sindaco del Comune di Messina, nè l’Assessora ai Servizi Sociali, nè la presidente della società partecipata Messina Social City, così come non possono non essere direttamente chiamati in causa anche i garanti delle persone affette da disabilità e dei minori e degli adolescenti;
Premesso, ritenuto e considerato quanto sopra – Antonella Russo – interroga Il sindaco del Comune di Messina, e gli altri Organi in indirizzo, al fine di conoscere se, ognuno nell’ambito delle proprie specifiche competenze, previo coinvolgimento dei garanti delle persone disabili e dei minori, non ritengano opportuno convocare immediatamente il Subcommissario al risanamento, ing. Santi Trovato, al fine di fargli revocare in autotutela l’ordinanza n. 1/2025, in
quanto la stessa considera rilevanti le fragilità dei cittadini che vivono in baracca solo all’interno dei loro lotti di provenienza…. e non in base al rispetto preminente dei diritti delle persone malate, e dei minori che si trovano attualmente ancora a vivere all’interno di baracche non consone alle loro
condizioni di salute; ed anche al fine di concordare con lo stesso subcommissario dei diversi criteri di assegnazione di alloggi popolari, che tengano in prioritario conto la condizione di fragilità accertata dei
130 nuclei familiari già censiti dall’Asp di Messina ed ancora in graduatoria”.

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