
Nella mattinata odierna, presso questa Prefettura, si è tenuta una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, allo scopo di acquisire utili contributi da parte dei soggetti variamente coinvolti nell’accoglienza dei migranti e, conseguentemente, migliorare la gestione del fenomeno migratorio nella provincia di Messina anche ai fini dell’elaborazione di una proposta progettuale da finanziare con Fondo FAMI 2021-2027.
Al tavolo erano presenti, oltre al referente dell’Assessorato regionale della Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune capoluogo, i Sindaci e i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali impegnate nell’accoglienza dei migranti, l’Università degli Studi di Messina, l’Ufficio Scolastico di Messina, la Camera di Commercio di Messina, l’Ispettorato territoriale del lavoro, le Organizzazioni di volontariato, le Organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, l’Asp di Messina, la Caritas diocesana e il Comitato della Croce Rossa Italiana per la provincia di Messina.
L’iniziativa è scaturita dall’esigenza, sottolineata dal Ministero dell’Interno, di aggiornare il Piano territoriale degli interventi per la gestione del fenomeno migratorio in un contesto caratterizzato da processi di stabilizzazione dell’immigrazione e da una persistente dinamicità dei flussi in ingresso, con l’ulteriore evidenza che, al decremento del fenomeno registrato nel 2024, non è corrisposta una significativa riduzione del numero di richiedenti protezione internazionale.
Nel corso dell’incontro, sono stati enucleati alcuni bisogni emergenti che, ad avviso di questa Prefettura, necessitano di risposte maggiormente strutturate, da parte di tutti gli stakeholders, consistenti nella adozione di modalità operative e gestionali integrate che tengano conto anche della prolungata permanenza degli ospiti nelle strutture di accoglienza durante l’iter di definizione della domanda di protezione.
Tra i bisogni rilevati, in ordine di priorità, si evidenziano: la tutela della salute, l’offerta formativa e linguistica, l’inclusione lavorativa, il contrasto allo sfruttamento lavorativo e sessuale e l’emergenza abitativa. Su queste tematiche sono stati già avviati diversi progetti, anche a valere sul FAMI, intesi a implementare i servizi a favore dei cittadini stranieri.
