
Il coordinatore Cinquestelle Sicilia: “Caso Trapani potrebbe non essere isolato, accesso agli atti a tutte le ASP siciliane per quantificare spese in comunicazione. Sprechi in linea con Schifani che istituisce cerimoniale da Casa Bianca”.
Palermo 6 marzo 2025 – “Sto predisponendo richieste di accesso agli atti a tutte le ASP siciliane per conoscere quanto spendono in comunicazione. Quello di Trapani potrebbe non essere un caso isolato. Intanto il direttore dell’ASP di Trapani Ferdinando Croce deve dimettersi”.
Lo comunica il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e deputato ARS Nuccio Di Paola.
“Mentre i nostri concittadini – spiega Di Paola – sono perennemente costretti a viaggi della speranza non solo per curarsi ma anche per avere l’esito di un esame, i manager delle ASP, che ricordiamolo, sono nominati dalla politica, sperperano soldi pubblici per realizzare spot che potrebbero essere anche ritenuti ingannevoli, anziché dare risposte ai pazienti. Una realtà agghiacciante che vede contrapporsi, da un lato pazienti accasciati per giorni su sedie e barelle nelle sale d’aspetto dei nostri ospedali e dall’altro, manager in giacca e cravatta che bramano visibilità, sperperando soldi pubblici in campagne pubblicitarie. Ambizioni, quelle dei manager che, in Sicilia talvolta, possono culminare anche in cariche da assessore regionale. Questo modus operandi non imbarazza il presidente della Regione Renato Schifani che, come apprendiamo dalla stampa, si sarebbe dotato di un cerimoniale da ‘Casa Bianca’ e spenderebbe centinaia di migliaia di euro in cadeau e comunicazione. Evidentemente per i politici di destra, è più importante far apparire ai siciliani che tutto va bene, quando invece è un disastro in ogni ambito della nostra Isola. Nel frattempo noi continueremo a lavorare affinché i siciliani aprano gli occhi” – conclude il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola.
Ciminnisi (M5S): «Le dimissioni del Direttore Generale dell’ASP di Trapani Ferdinando Croce sono inevitabili».
«La situazione all’ASP di Trapani ha raggiunto livelli di gravità inaccettabili. Non possiamo più permettere che la gestione fallimentare del Direttore Generale Ferdinando Croce continui a mettere a rischio la salute dei cittadini. I dati emersi durante l’ultimo vertice d’urgenza convocato dall’assessore Faraoni sono scioccanti: 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025 ancora in attesa di refertazione. Numeri che non rappresentano semplici statistiche, ma vite umane lasciate in balia dell’incompetenza e della negligenza».
Lo ha detto la deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, dopo il vertice all’Assessorato Regionale alla Salute convocato in seguito ai clamorosi casi del paziente di Salemi, morto il 13 gennaio scorso prima di ricevere il referto istologico atteso da mesi, e della paziente oncologica di Mazara, rimasta per quasi un anno in attesa dell’esito dell’esame istologico e nel frattempo aggravatasi.
«Vicende – ha commentato Ciminnisi – emblema di un sistema sanitario al collasso. La gestione dell’ASP di Trapani è stata caratterizzata da ritardi cronici, inefficienze e mancanza di trasparenza. Lo stesso Croce ha ammesso che i problemi non sono nuovi, con quasi 3.000 esami accumulati già la scorsa estate, ma non è stato fatto nulla per prevenire questa emergenza. Ora, mentre altre strutture sanitarie siciliane devono farsi carico dei ritardi di Trapani, è chiaro che il Direttore Croce ha perso il controllo della situazione e si limita a promettere soluzioni future, come lo smaltimento degli arretrati entro marzo 2025. Chiedere scusa e promettere miglioramenti non basta più».
«La gestione Croce ha fallito, e le conseguenze sono state drammatiche per i cittadini. Per questo – conclude Ciminnisi – è legittimo chiedere con fermezza le sue dimissioni. La salute pubblica non può più essere sacrificata sull’altare dell’inefficienza. I cittadini della provincia di Trapani meritano di più. Basta promesse, servono fatti. E il primo fatto deve essere l’addio di Ferdinando Croce».
