
Musolino “vi è l’intenzione di convocare presso il Ministero delle imprese e del made in Italy un tavolo di confronto con le parti sociali e la STMicroelectronics?”
STMicroelectronics, multinazionale italo-francese, quotata alla borsa di Parigi, New York e Milano. Un punto di riferimento per l’elettronica e la produzione di semiconduttori in Sicilia che dà lavoro ad oltre 5 mila dipendenti nel solo stabilimento di Catania.
Una realtà economica d’avanguardia che annuncia però un piano di cassa integrazione a zero ore per circa due settimane, tra marzo e aprile, oltre che un piano di prepensionamenti che prevede l’assunzione di una nuova unità ogni tre pensionamenti, piano di nuovi inserimenti che non rispecchia le aspettative iniziali. La questione diventa oggetto di una interrogazione presentata ieri al Senato ai Ministri delle imprese e del made in Italy, dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali, dalla senatrice di Italia Viva, la messinese Dafne Musolino.
“Il sito catanese di STMicroelectronics – scrive la senatrice Musolino nella sua interrogazione – grazie anche alla sua attività di ricerca e sviluppo, rappresenta un enorme bacino di opportunità tanto per l’azienda quanto per i giovani ricercatori siciliani grazie alla stretta collaborazione con i diversi dipartimenti ‘STEM’ dell’Università di Catania. STM – ricorda la Musolino – ha ricevuto un finanziamento di 295,5 milioni di euro a valere sui fondi PNRR e di circa 2 miliardi di fondi derivanti dal ‘Chips act’, il pacchetto legislativo europeo sui semiconduttori”.

Il punto nodale su cui si basa l’interrogazione della Musolino risiede nel fatto che la multinazionale aveva stimato per il 2024 un fatturato di 17 miliardi di euro, in linea con quello dell’anno precedente, senonché “il contesto congiunturale – scrive ancora Musolino – ha però rivisto il raggiungimento degli obiettivi, attestatosi a 13 miliardi di dollari” quindi inferiore alle attese.
Da qui il piano di cassa integrazione e di prepensionamento, oltre che di ridimensionamento delle nuove assunzioni rispetto alle 3 mila attese e annunciate, che coinvolge lo stabilimento di Catania.
Fatto specifico ad impatto territoriale dal quale scaturisce l’interrogazione della senatrice siciliana di Italia Viva, che si fa portavoce della profonda preoccupazione per il futuro occupazionale e per la sostenibilità a lungo termine delle attività produttive nel sito di Catania, specialmente alla luce della notevole partecipazione statale nella compagine societaria.
“Si chiede, pertanto, di sapere – continua Musolino – quali misure si intenda adottare per sostenere e rafforzare il polo industriale di Catania, evitando un possibile ridimensionamento che avrebbe gravi ripercussioni economiche e sociali”. Inoltre, la senatrice Musolino chiede “se vi sia l’intenzione di convocare presso il Ministero delle imprese e del made in Italy un tavolo di confronto con le parti sociali e la STMicroelectronics per discutere e definire un piano industriale che chiarisca le future strategie di sviluppo e di investimento, non solo relative al nuovo impianto ma anche alle altre linee di produzione” conclude Musolino nella sua interrogazione.
