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“Mi ha accolta nel suo ufficio e mi ha ascoltata. No, non si è comportato da vip. No, non ha sminuito la mia situazione. No, non meritava la rimozione del suo incarico.”
LETTERA FIRMATA che riceviamo e pubblichiamo
Non mi sono mai interessata al mondo della politica e non me ne intendo. Però me ne intendo di rapporti umani.
In un momento come questo tutto mi aspettavo, ma non la revoca di Scurria. Abbiamo un sindaco interessato solo a fare foto, un sindaco che non risponde ai messaggi dei cittadini. Abbiamo un’assessora che non ha intenzione di capire che la casa è un diritto fondamentale, un diritto di tutti. Un’assessora che dà le stesse identiche risposte a tutti. L’intervista a quel signore sulla sedia a rotelle conferma le mie parole, poiché le risposte che ha ricevuto quel signore le ho ricevute anch’io e tante altre persone.
“Non siamo un’agenzia immobiliare”, “Deve aspettare”, “Ci sono i fondi pinqua”, Le stesse identiche risposte date a tutti.
Abbiamo un ex sindaco, indimenticabile con la sua buona educazione: “Io rustu Pi cazzi mei”
Immagino che nessuno abbia dimenticato quel giorno in cui colui che era all’epoca sindaco di Messina, diceva testuali parole con il megafono. E chissà perché ancora lo sentiamo parlare di Messina e intromettersi in certe faccende.
E poi abbiamo il presidente della regione che inaspettatamente fa fuori l’unico elemento umano.
Scrivo per il piacere di farlo. Scrivo perché è il solo modo che ho per fare sentire il mio pensiero. Scrivo perché molti altri cittadini come me si chiedono “perché togliere a Scurria il suo ruolo?”. Scrivo perché al signor Scurria speravo fosse assegnato un ruolo di maggior spessore. Quante case ha dato? Quante famiglie ha ascoltato? Quante persone ha accolto nel suo ufficio?
Mi trovo in disagio abitativo, no in baracca, però mi ha accolta nel suo ufficio e mi ha ascoltata. No, non si è comportato da vip. No, non ha sminuito la mia situazione. No, non meritava la rimozione del suo incarico. Meritava altro e se posso dare un consiglio (non richiesto) al presidente della regione è quello di rivalutare le sue scelte. Nessun imprenditore licenzia il dipendente più valido, piuttosto lo premia. Il mio consiglio caro presidente è lo stesso che avevo scritto l’ultima volta.
Noi in disagio abitativo non siamo ascoltati dall’amministrazione comunale. Dia tutta la situazione case a Scurria. Che farà sicuramente più di quanto abbia mai fatto il comune e le persone che gestiscono la situazione case.
LETTERA FIRMATA
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