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Ogni comunicazione incompleta non è altro che l’invito a completare il “non detto” con le libere, ed a volte distorte, interpretazioni di ognuno.
Fatta la “cosa” sarebbe bene che le dichiarazioni in merito vengano disambiguate. Ovvero chiarite e dipanate e non di certo occultate dietro i “detti e non detti“, che sono costume comunicativo di “pizzini politici” volti a pilotare la stampa, ma che a noi non attecchiscono.
Così la questione del post dell’onorevole Francesco Gallo, richiamato e stigmatizzato dal dimissionato Marcello Scurria, colpisce per quel “detto e non detto“, che tenta di gettare ombre laddove, alla luce dell’atto di revoca, induce a credere, e invita ad indagare su qualcosa che ci sarebbe “dietro” la revoca del subcommissario al Risanamento e la nuova nomina dell’uomo immediatamente disponibile.
L’intenzione evidente, oltre ogni dietrologia, ci sembra, invece, un tentativo di voler sdoganare a tutti i costi “la cosa Scurria”, e di discolpare De Luca & Co. .
Non ha resistito Scurria dal commentare il tentativo dietrologico di Gallo, e così facendo da un lato richiama alle sue responsabilità di chiarezza il deputato di Sud chiama Nord, dall’altro gli regala pubblicità, come un altro diceva quando la sua visibilità era di certo maggiore di adesso.
Ma è chiaro che le mezze parole, il detto a metà, resta quel che è, visto che il “padre nobile” Schifani, ci sembra sia chiamato a fare chiarezza per proprio incarico istituzionale e senza sollecitazione di alcun giornalista. Deve farlo, qualora “dietro” ci sia quel che Gallo lascia alla supposizione, qualunque cosa potrebbe essere, ovviamente qualora ci fosse.
Di cosa si nasconderebbe, evidentemente, lo sa solo Gallo ma non lo dice, spargendo così dubbio a piene mani. D’altronde ogni comunicazione incompleta non è altro che l’invito a completare il non detto con le libere, ed a volte distorte, interpretazioni di ognuno. Chi non ricorda quella “macchina del fango” di cui ogni politico regolarmente si lamenta, in ogni momento di impopolarità, con l’obiettivo disperato di riemergere, nel mentre sta affogando?

Riportiamo, quindi, per dovere di cronaca e per stima, il pensiero di Marcello Scurria sulla questione pubblicato in un suo post social:
“Aria netta!
Cominciamo da lei, esimio onorevole Francesco Gallo.
Martedì alle 17,03, l’onorevole ha pubblicato questo quest post che riproduco con lo screenshot. Il nostro deputato scrive bene e sapientemente “dice e non dice” ma qualcosa la lascia intuire. Lascia intendere di essere “ben informato” a tal punto da sollecitare i giornalisti, verosimilmente pigri, a chiedere a Schifani “le motivazioni della revoca”.
Mi sono detto: ma se si discute da due mesi del caso asta pubblica quali sarebbero le altre motivazioni?
Mi sembrava tutto chiaro. Basile sosteneva che nella qualità, avevo commesso danno erariale e concorrenza sleale. A questa diffamamante accusa, senza giri di parole, avevo replicato che se avessi in qualche modo discusso o concordato anche al solo fine di non partecipare all’asta, avrei commesso il reato di turbativa d’asta. A fine dicembre avevo trasmesso la relazione e si attendeva da quasi due mesi un cenno da parte di Schifani.
Ma il nostro deputato sapeva altro?
Dopo l’annuncio a mezzo stampa della revoca dell’incarico (Rtp ore 14) e la trasmissione alle ore 16,00 alla pec dell’Ufficio di Camaro del provvedimento di revoca, il Nostro pubblica il post.
Tralasciando la parte dedicata al retroscena (non mi appassiona) l’onorevole Gallo, evidentemente ben informato, suggerisce ai giornalisti di chiedere al governatore Schifani le motivazioni della revoca. Sul momento non avevo capito. In effetti non potevo capire. Le motivazioni conosciute erano note. Mah!
Ieri sera, ho ricevuto alla mia pec professionale dalla Presidenza della Regione, il decreto di revoca. Leggendo il provvedimento ho scoperto, per la prima volta, che nei primissimi giorni di gennaio 2025, Basile, Mondello e Puccio, Gemelli e Cacace avevano inviato a Schifani per ‘impolpare’ l’originaria accusa, altre 4 note.
A queste note, tenute nascoste con ‘l’avvio del procedimento di revoca, sarà data adeguata risposta nelle sedi competenti. Un modo alquanto singolare quello del Presidente Schifani. Ti chiede relazione e controdeduzioni su un argomento e poi ti revoca richiamando “per relationem”, altre contestazioni.
Ma è vero? Si, è vero. In Sicilia siamo speciali in tutti anche per queste procedure.
Al deputato Gallo, se è lecito, chiedo di sapere da chi ha saputo che esistono altre motivi di revoca (“ne sapremo di più) e, soprattutto, a che titolo. Lo chiarisca onorevole, lo spieghi. Dica, scriva, esca dall’equivoco. Resto in attesa di un suo cenno.
Cordialità
Ah, dimenticavo! Ritiri pure la stima, è fuor di luogo”.
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