L’opera dell’allora assessore Dafne Musolino, oggi senatore di Italia Viva, fu determinante ed i frutti si colgono oggi, anche se la memoria è volutamente corta.
Il presidente della Regione Renato Schifani torna ancora una volta a Messina. E stavolta lo fa per chiudere la seconda edizione dell’evento “65 per cento e oltre!”. Presente anche il sindaco di Taormina, ospite dell’amministrazione di Federico Basile. Un amarcord per De Luca che già da ieri pubblicava foto per ricordare la “paternità” di un processo virtuoso per la differenziata che, però, indiscutibilmente, non è e non può essere solo suo. Si ricorderà di chi era l’assessorato Ambiente del Comune di Messina quando l’era dell’avvio alla differenziata cominciò proprio con la rimozione dei cassonetti. L’opera dell’allora assessore Dafne Musolino, oggi senatore di Italia Viva, fu determinante ed i frutti si colgono oggi, anche se la memoria è volutamente corta.
Mariagrazia Interdonato, presidente di Messinaservizi Bene Comune, evidenzia l’importanza della manifestazione per consolidare il percorso virtuoso avviato dalla città: “Abbiamo dimostrato che, con un lavoro costante e sinergico, è possibile costruire un modello di gestione dei rifiuti basato sulla sostenibilità e sulla partecipazione dei cittadini. Questa due-giorni sarà un’importante occasione di confronto per rafforzare il ‘Modello Messina’ e continuare a innovare nel settore della raccolta differenziata, nell’ottica degli obiettivi europei e delle sfide future”. Ma non una parola su come è iniziato, e per merito di chi, il “modello Messina”.
Così Schifani riprende l’auto di servizio e torna ancora una volta nella città alla quale ha tolto uno degli attori più operativi e concreti, oltre che più produttivi, Marcello Scurria.
Schifani chiuderà i “lavori” di una manifestazione motivata ma anche autoreferenziale e autocelebrativa.
