
“Nel 2018 ho avuto la fortuna di essere nominata quale consigliere di Amministrazione di A.RIS.ME’, e non solo ho avuto la fortuna di essere anche Presidente della stessa Agenzia, per un breve ma intenso periodo”.
Lo scrive in una nota che è più una riflessione, l’avvocato Alessia Giorgianni, ex presidente di ARISMè, l’agenzia comunale fondata da Marcello Scurria che poi prese l’incarico di sub-commissario al Risanamento della baraccopoli di Messina, oggi rimosso dal suo incarico dal Presidente della Regione Schifani, commissario al risanamento. Alessia Giorgianni lasciò il suo incarico di Presidente Arismè nel novembre del 2022, in chiara rottura con il Sindaco Basile al quale chiese “Spieghi ai cittadini perché il suo stipendio è aumentato del 50% senza obbligo di legge..”
“Non è stato un incarico qualunque – continua Alessia Giorgianni – nel 2018 l’Agenzia era solo ed esclusivamente un nome (e per molti un sogno) sorretto da 3 persone. Marcello Scurria il padre di ARISME’ e del vero risanamento 2.0, Giuseppe Aveni, un uomo di eccellenti doti amministrative ed Io che seguivo con entusiasmo i miei compagni di viaggio.
E’ stato inventato proprio in quegli anni il risanamento a Messina con la formula “mente e cuore” e soprattutto il metodo “inclusione”….…si, perché fino a quel momento la parola risanamento usciva fuori solo in concomitanza con il periodo elettorale e veniva avvicinato all’immagine di casermoni mal tenuti e decadenti.
L’Agenzia non è stata solo una macchina perfetta è diventata per me anche una seconda famiglia, ove tutte le persone che sono venute a rendere servizio hanno sposato un progetto e si sono immerse in quello che è questo mondo …..e solo chi ha vissuto l’Agenzia della “prima ora” sa di cosa parlo. Mai e poi mai avrei pensato di lasciare quella che per me era una missione, ma politicamente non ero più gradita ed alla prima occasione, certamente costruita da qualcuno a tavolino, ho dovuto andar via lasciando alle spalle quel mondo, che nel mio piccolo ho contribuito a creare.
La politica del momento decide chi resta e chi va, ed allora qualcuno era più gradito di me. Poi se è stato giusto o sbagliato chiunque lo può vedere mettendo a confronto quanto fatto da me e quanto fatto da chi mi ha sostituito. Adesso alla ribalta della cronaca c’è un’altra scelta politica molto, ma molto, più “impopolare” ed a mio giudizio “scellerata”, allontanare il padre del risanamento dal SUO progetto……l’unico uomo che del risanamento ne ha fatto, davvero, una ragione di vita……. Chi oggi si compiace probabilmente in una baracca non è mai entrato, non ha mai conosciuto un bambino che gioca con i topolini, né una donna che apparentemente dimostra settanta anni e invece ne ha quaranta, non ha mai ascoltato i sogni e le speranze di chi “oltre” alla casa vuole riuscire ad inserirsi in una città
difficile fatta di casermoni e tanti pregiudizi. Era stato introdotto un metodo “tutti insieme a tutti”, ora torniamo, con molta probabilità, ai casermoni da campagna elettorale……..Per me non è stato azzerato un Ufficio pubblico, è stata spenta la speranza di molti, che dopo decenni, finalmente era stata compresa ed ascoltata……“.
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