
Riuscirà a fare di meglio chi verrà nominato al posto dell’attuale sub commissario per il risanamento della baraccopoli Messina? E’ molto difficile. Il curriculum operativo di Marcello Scurria è lungo e denso, difficilmente eguagliabile. E la sfida sarà proprio questa, chiunque prenderà i suo posto alla fine del processo di revoca e al netto di motivazioni che al momento non rilevano e sembrano alquanto generiche. Il senso di responsabilità di un servitore dello Stato, qual è Scurria, ma soprattutto il senso di vicinanza alle popolazioni disagiate e in emergenza, si mostra anche oggi con l’acquisto e, prossima rapida consegna, di 5 appartamenti ad altrettante famiglie aventi diritto, in attesa chissà da quanto.
Una struttura commissariale che funziona e che, fino alle folgorazioni istantanee e poco credibili che da ologramma hanno trasformato Schifani, addirittura, in “padre nobile”, finora è stata il vanto di tutti, Governo, Regione, Commissario in primis, cittadinanza messinese.
Del Comune e del suo “contorno” non sappiamo, anzi non diciamo. Scurria procede, finché non lo fermeranno, e con lui il Risanamento. Il rischio è che possano fermare anche questo, per un piatto di fagioli per il Bertoldo di turno.
