
La vicenda delle modalità di pagamento della fornitura di acqua ai comuni consorziati in ACAVN si è conclusa con il lodo arbitrale che ha dato ragione al Comune di Venetico ed al Sindaco Rizzo. La fornitura di acqua del Consorzio, quindi, secondo il lodo del Collegio arbitrale, continuerà ad essere pagata in base al numero di quote di partecipazione. Un sistema che, però, non sarebbe equo, secondo il Sindaco di Spadafora Lillo Pistone, che è il presidente dell’assemblea dei Sindaci dei comuni consorziati. L’acqua deve essere pagata, secondo Pistone, in base all’effettivo consumo.
Il problema nasce dalla mancanza di una definita e specifica norma statutaria che ne disciplini il sistema. Secondo le modalità attuali, quindi, molti comuni si ritrovano a dover pagare consumi di acqua che non gli appartengono perché commisurati alle quote di partecipazione e non legati ai consumi effettivi. Pistone ha sostenuto durante i lavori dell’ultima assemblea dei sindaci, che il sistema va cambiato e aggiornato, perché “ Sarà mia cura convocare a strettissimo giro, una riunione dell’assemblea dei sindaci affinché si identifichino azioni da intraprendere, sempre nello spirito della massima collaborazione, nell’interesse del Consorzio e di tutti i Comuni che ne fanno parte. Una cosa è certa, però, nè Spadafora, né nessun altro Comune dovrà mai più pagare un litro d’acqua non utilizzato direttamente.” ha dichiarato il Presidente Lillo Pistone.
