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ATM: CISL, FAISA e ORSA “LA PIAZZA AZZERA LA PROPAGANDA AZIENDALE”

- 10/02/2025
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Fallisce mestamente il tentativo aziendale di smorzare lo sciopero e mitigare la rabbia dei lavoratori con un “conciliante” comunicato ad orologeria, diramato dalla Presidente Grillo a meno di 24 ore dello sciopero odierno indetto da CISL, FAISA e ORSA. La promessa verbale di “aggiustamento” dell’orario di lavoro, senza esibire atti ufficiali, è stata avvertita come l’ennesima presa in giro dai lavoratori che hanno risposto aderendo in massa alla protesta. Al netto dei numeri pilotati che comunicherà ATM S.p.A., circa il 90% degli autisti, conti alla mano, ha aderito allo sciopero rientrando i Bus in deposito fra gli applausi di un centinaio di colleghi
che nella protesta hanno messo la faccia riempiendo il piazzale antistante l’ingresso dell’azienda. I pochi conducenti che non hanno scioperato sono perlopiù giovani neoassunti con contratto di apprendistato che subiscono la pressione della conferma di un contratto a scadenza e, in memoria dei 5 apprendisti licenziati senza giusta causa, il loro timore è ampiamente giustificato ed hanno la comprensione di questi sindacati.
Significativa l’adesione allo sciopero e la presenza in piazza di tanti lavoratori aderenti ad altre sigle sindacali, cogliamo l’occasione per ringraziarli, senza il loro supporto l’azione di lotta non avrebbe raggiunto questi risultati.

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Dopo questa forte risposta della piazza l’azienda dovrebbe seriamente prendere atto che il “Campagnismo” non è più praticabile, i lavoratori hanno superato i timori e pretendono rispetto, forti di un sindacato che li rappresenta senza compromessi e non si fa abbindolare dalle promesse da marinaio. Con il suo comunicato in zona Cesarini la presidente di ATM S.p.A. si è impegnata pubblicamente a ripristinare il vecchio orario di lavoro, ammettendo, fra le righe, l’errore commesso con la compressione dei riposi. Adesso dimostri coerenza e dia seguito alle parole con i fatti, ci aspettiamo che da domani torni immediatamente e definitivamente in vigore la vecchia turnazione con un riposo a scalare ogni sette giorni per gli autisti e per gli operatori della mobilità. Eventuali rinvii a data da destinarsi dimostrerebbero l’incoerenza della direzione aziendale e l’ingenuità di chi continua a credere alle effimere promesse.

L’Organizzazione del Lavoro non era l’unica motivazione della protesta odierna, seppure dovesse risolversi questa spinosa problematica l’azienda deve ben altre risposte ai lavoratori e alla città, la gestione privata della cosa pubblica non è consentita. ATM deve dare conto di 6 milioni di euro spesi per il revamping del Tram che continua ad avere le stesse problematiche denunciate prima della costosa manutenzione delle vetture pagata con soldi pubblici, deve dimostrare i dettagli della spesa pubblica, pari a 5 milioni di euro, per la bonifica di un’area aziendale “inquinata” di cui non si conoscono ancora gli atti ufficiali che garantiscono l’eliminazione del problema. La direzione aziendale deve ancora chiarire ai lavoratori “comuni mortali, il motivo per cui ancora elargisce Buonus ad personam a pochi prescelti che certamente non brillano per professionalità, mentre un dipendente donatore di sangue perde parte del salario il giorno della donazione.

ATM S.p.A spieghi alla comunità quanti soldi pubblici ha speso in contenziosi persi contro i lavoratori che ricorrono in tribunale per difendersi dalla pioggia di provvedimenti disciplinari che non ha eguali nel territorio nazionale. Sono troppi i lati oscuri che questi sindacati denunciano da anni e in assenza di adeguate risposte sarà inevitabile la seconda azione di sciopero di 8 ore che CISL, FAISA e ORSA dichiareranno nei prossimi giorni.


Segretrie Territoriali
Fit CISA – FAISA CISAL – ORSA

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