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Larderia: A MANI NUDE. Strada e residenti liberati, ma con il “fai da te”.

- 06/02/2025
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A mani nude, così è stata liberata la porzione di strada comunale che collega l’abitato di Larderia alla zona abitata da un gruppo di residenti perfettamente in regola con le norme edilizie. Il maltempo di domenica 2 febbraio aveva completamente ricoperto l’unica strada di collegamento che costeggia l’alveo del fiume. Avevano chiesto aiuto per nostro tramite, dopo innumerevoli chiamate alla Protezione civile, al Comune ed a chiunque potesse liberare il collegamento. Nella giornata di ieri la visita di un gruppo di tecnici che però on ha dato seguito a lavori concreti, ma solo dopo il nostro articolo ed il nostro video. Eppure sarebbe bastato un piccolo Bobcat per aprire il varco e consentire anche a due anziani di uscire da un isolamento che è durato da una settimana.

A MANI NUDE

Esasperati i residenti si sono armati ieri di picconi, pale e carriole e hanno liberato autonomamente il tratto di strada. Fine di un incubo? Assolutamente no, perché è da anni che questo gruppo di abitanti chiedono la messa in sicurezza di questa strada comunale di collegamento, ma senza fortuna e senza alcuna risposta. “Continueremo a lottare – ci dice il signor Lembo che ha denunciato il problema già nel 2023 a Voce di Popolo, e che ieri aveva fatto un appello. Poi l’attesa terminata ieri nell’ennesimo silenzio e nell’opera a mani nude.

IL SILENZIO

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Nella foto il ponte che collega le due sponde dell’abitato di Larderia: quasi completamente ostruito. Basterà poco, alle prossime piogge, perché l’acqua salti il ponte ed invada l’abitato. Quali sarebbero le conseguenze in questo caso. Larderia, Zafferia, Santo Stefano (collegata da una sola strada stretta e piena di auto) e le frazioni vicine sono tutte a rischio. Per anni annuncia ma di concreto nulla.

Questo è un fatto esemplare di quanto sia attenzionato da Regione, Autorità di Bacino, Comune di Messina, il problema della messa in sicurezza del nostro territorio messinese: nulla per anni, progetti che languono ma annunciati come pronti e che pronti non sono perché i lavori non cominciano mai ed il fai da te non è ammissibile.

L’unica concretezza è l’ansia dell’amministrazione che scatta solo quando piogge torrenziali come quelle di domenica mettono a serio rischio la popolazione. Per il resto del tempo si dà la precedenza a parcheggi, cordoli e piste ciclabili deserte.