
Semplicemente, la domanda da porsi è: “perché aprire un cantiere, restringere una strada, per poi tenere fermi i lavori e, al contempo, far riempire l’area di rifiuti?”. E’ quel che succede, ad esempio, nell’area dell’annunciato I-Hub nella zona porto, ed è quel che accade sull’importante asse viario del viale Giostra. Una strada vitale perché snodo di collegamento tra Messina Nord, quella dei traghetti privati, e l’autostrada. Una via sulla quale scorrono anche mezzi pesanti provenienti da Palermo, oltre che una mole importante di mezzi, tramite lo svincolo autostradale di Messina Giostra.
PERCHE’ I LAVORI SONO FERMI?
Perché si è ritenuto di dover chiudere quasi più di mezza carreggiata, circondandola di rete arancione, annunciare in pompa magna la realizzazione di un ennesimo parcheggio dichiarato di interscambio, sottrarre posti auto e transitabilità, costretta nelle strette vie parallele, per poi tenere il cantiere fermo e chiuso? E tale lo è da tempo vista la quantità di erba che sta ricoprendo la poca terra smossa. Di più sono i rifiuti, per la verità, con tanto di sedia a sdraio e bidoni di olio esausto. C’è anche una colonnina attiva per la ricarica di mezzi elettrici, prigioniera del cantiere, quindi inutilizzabile…
La domanda, “a che e a chi serve” la serbiamo per quando sarà pronto, se lo sarà.