La Cassazione ha rigettato tutti i ricorsi presentati per la riapertura del caso della morte di Lavinia Marano, morta a soli 44 anni dopo aver dato alla luce il suo primo figlio al policlinico di Messina. Rigettato il ricorso dei parenti, quello dell’allora procuratore generale di Messina Maurizio Salamone, quello della sostituta procuratrice generale Cristina Marzagalli ed anche quello del medico Onofrio Triolo, uno degli imputati del processo conclusosi con l’assoluzione di tutti i sanitari coinvolti. L’iter processuale di fatto si conclude con la sentenza di oggi dopo nove anni. La vicenda iniziò con la denuncia del fratello della donna, nell’immediatezza della sua morte.
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