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ALESSANDRO RUSSO, “SBALORDITIVO SILENZIO POLITICO SU RELAZIONE TRIBUNALE DEI MINORI DI MESSINA. L’AMMINISTRAZIONE BASILE NE E’ CONSAPEVOLE?”

- Politica, Ultima Ora
30/01/2025

Nota Consigliere Comunale PD Alessandro RUSSO

Con la presente nota si intende stigmatizzare come appaia sbalorditivo che a distanza di
qualche giorno dall’inaugurazione dell’anno giudiziario a fronte dell’allarmata denuncia effettuato dal Tribunale per i Minorenni non siano seguite prese di posizioni forti da parte soprattutto dell’ente comunale che, per il tramite della sua rete di assistenza sociale territoriale, riveste un ruolo significativo nella individuazione e nel contrasto a quelle forme di devianze e di disagio sociale, familiare, economico che poi purtroppo portano, se non trattati adeguatamente, a reati penali molto gravi che vedono sempre più spesso coinvolti i nostri giovani.
I dati che sono presenti nella relazione sullo stato della giustizia a Messina che riguarda la sezione dei minorenni presentano una situazione di allarme da non sottovalutare; intanto, nella consistenza – che non diminuisce, anzi, si rafforza con numeri in crescita; e in secondo luogo in termini di tipologia delle fattispecie di segnalazione. Crescono le segnalazioni per dispersione scolastica, crescono le segnalazioni per abuso di sostanze stupefacenti, crescono le situazioni di dipendenza psicologica dei minori, crescono le segnalazioni per abusi sessuali e per maltrattamenti e violenza assistita e familiare che coinvolgono i minori.
Sono segnalazioni che vengono messe in relazione a veri e propri indicatori di disagio e di devianza minorile, come ad abbandono e incapacità educativa.
Deve destare gravissima preoccupazione il dato sulla dispersione scolastica, che cresce sempre più perché penalizza doppiamente i nostri giovani: senza la promozione culturale e l’istruzione, i giovani sempre più attratti da fascinazioni di facile successo e di facile arricchimento, sono sempre più spesso vittime della criminalità, che li utilizza come consumatori di stupefacenti o come spacciatori in ambienti sensibili.

Un quadro di gravissimo impatto sociale sulla nostra città, che soprattutto testimonia come la rete di individuazione e sostegno e contrasto che è stata costruita in città negli ultime cinque anni sia ben lungi dall’essere adeguata e sufficiente: non si riesce a fermare l’impennata dei numeri delle casistiche; non si riesce a penetrare nei contesti sociali più a rischio; non si riesce a frenare e a individuare le ragioni e le sofferenze dei minori coinvolti nell’abbandono scolastico e nella violenza familiare.
Il quadro del disagio minorile emerso conferma l’insufficienza e l’inadeguatezza della rete di
disvelamento e di risposta al disagio minorile e alle sue più evidenti segnalazioni. Quindi, al di là delle parole di circostanza e di rito che sembrerebbero a ogni occasione utile esaltare il
funzionamento appropriato di un sistema di risposta al disagio minorile e alla sofferenza dei
giovani, è urgente che l’amministrazione agisca ripensando seriamente il proprio ruolo in chiave proattiva, rafforzando il sistema di accoglienza e di scoperta del disagio minorile, agendo in sinergia con le altre istituzioni territoriali direttamente coinvolte, dalla scuola alle forze dell’ordine per potenziare le azioni volte a indagare le ragioni del disagio nelle scuole, nelle famiglie più a rischio, nei contesti più difficili ed emarginati per poter agire meglio nel recupero e nella tutela dei minori.
Se i dati attuali sono quelli emersi dalla relazione del Tribunale dei Minorenni, è evidente che qualcosa non sta funzionando nel sistema di rete che vede il Comune in prima fila nel perscrutare e individuare il disagio giovanile ai suoi stadi iniziali e coperti. Constatando questo, occorre ripensare le azioni finora eseguite, scavando nelle ragioni di questi risultati non sufficienti e rispondenti alla necessità di contrasto che, anche secondo la relazione del Tribunale, andrebbe potenziata con il potenziamento dei servizi sociali di territorio che hanno il delicato compito di far emergere le difficoltà dei minori.
L’Amministrazione ne è consapevole? Si rende conto che i dati emersi certificano non un corretto funzionamento della rete di contrasto al disagio bensì una non adeguata preparazione dinanzi al crescere di fenomeni sempre più numerosi ma non indagati e accertati in maniera preventiva dalla prima linea sul territorio?


Alessandro Russo
(consigliere comunale)

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