NOTA Gruppo Consiliare PD Messina – Alessandro Russo, Felice Calabrò e Antonella Russo
Le ultime ore ci hanno consegnato l’ennesimo provvedimento di nomina di incarichi effettuati dall’Amministrazione Basile a favore di soggetti che, al di là delle qualità professionali, presentano fortissimi dubbi sul piano della opportunità politica e del metodo.
Innanzitutto, le tre nomine a favore dei professionisti che, nel quadro dei finanziamenti
comunitari F.U.A. a favore della nostra città, sono state effettuate lo scorso 16 gennaio
confermano come la Giunta Basile, in perfetta continuità amministrativa e politica con
quella De Luca, sembrerebbero privilegiare come valore essenziale la fiducia nel momento in cui sono effettuate le scelte.
Due ex componenti – tra cui l’ex presidente – del CdA di Amam, assieme a una professionista vicina agli ambienti sindacali dell’ex sindaco De Luca, rivestiranno i delicati compiti
di esperti in redazione, gestione, rendicontazione di progettualità da far finanziare con
fondi comunitari.
A tal proposito, ci appare davvero singolare e poco opportuno che due ex membri di con-
sigli di amministrazione che la stessa amministrazione ha ritenuto di dover congedare sol-
tanto qualche mese fa – per ragioni ovviamente connesse con una non sufficiente gestione della crisi idrica della città – vengano a distanza di così poco tempo premiati in ruoli
amministrativi così delicati.
Allo stesso tempo, la terza figura nominata, vicina ad ambienti dell’ex sindaco De Luca,
sembrerebbe rispondere anche quella a logiche di convenienza politica, al netto del profilo curriculare.
In secondo luogo, siamo colti da alcuni dubbi circa la piena corrispondenza tra i profili
scelti e le caratteristiche che venivano richieste. In particolare, sulla progettazione per
fondi comunitari, la gestione dei finanziamenti, la scrittura e la redazione di proposte progettuali, il monitoraggio e la rendicontazione di fondi europei: campi di azione e di com-
petenza che possiamo solo augurarci che siano effettivamente posseduti a un livello tale
che possano essere di aiuto e supporto all’azione dell’amministrazione. Le precedenti at-
tività svolte dai profili scelti, sotto questo punto di vista, purtroppo non offrono una com-
pleta e soddisfacente copertura delle conoscenze dei settori richiesti, quindi, ancora una
volta non vorremmo che, al netto della legittimità della scelta, l’amministrazione abbia
preferito l’aspetto fiduciario della nomina.
Ancora, la tempistica delle tre nomine. Un bando aperto il 17 gennaio e concluso, festività
natalizie comprese, in esattamente 30 giorni. Un tempismo davvero stupefacente che ar-
riva a conclusione in un mese esatto. Vogliamo sperare che questi tempi così ridotti non
abbiano compresso troppo la fase di accertamento e valutazione di tutti i curricula pre-
sentati: la scelta effettuata, tuttavia, che ricade – del tutto casualmente, immaginiamo –
sui tre profili di persone variamente legate in precedenza a questa amministrazione, qual-
che perplessità la suscita.
Un’amara considerazione ci viene da fare in merito a tale vicenda. Dinanzi a episodi del
genere, dove sembrerebbe che le scelte sembrano privilegiare più la fiducia e la vicinanza
politica che le valutazioni sul merito, ci domandiamo come faccia l’amministrazione a
vantarsi del risultato di essere stata capace di far tornare tanti talenti in città, tanti giovani
che, ben lungi dalla vicinanza alle amministrazioni, pretendono giustamente di essere va-
lutati solo per il proprio merito e proprio valore.