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Il sogno di creare una sua attività si trasforma in oltre 82.5 mila euro di debito. Il Tribunale di Palermo ne stralcia l’82%

- 21/01/2025
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Assistito da Legge3.it, l’ex imprenditore di Carini ha avuto accesso alla procedura di liquidazione controllata, mettendo fine ad un incubo durato anni

82.551,25 euro, questo era il debito totale che gravava sulle spalle di un ex imprenditore di Carini, nel palermitano. Una cifra che per l’uomo era impossibile da restituire, e aveva gettato una nube cupa sulla sua vita e quella della sua famiglia. Per fortuna, però, grazie a Legge3.it, organizzazione fondata da Gianmario Bertollo e Maria Sole Pavan per aiutare privati ed imprenditori ad uscire dal sovraindebitamento, il Tribunale di Palermo ha stralciato oltre l’82% del totale, facendo tornare il sereno.

L’origine del debito è da ricercare nel tentativo da parte dell’uomo di dare vita ad una sua attività, costruendo qualcosa di concreto per sé e la sua famiglia. Dopo anni di lavoro come dipendente in un call center, nel 2012 decise di avviare un’agenzia pubblicitaria. I primi anni furono frenetici, tra la ricerca dei clienti e le questioni burocratiche e amministrative, ma finalmente vedeva il suo sogno prendere vita.

Purtroppo, però, con il passaggio da ditta individuale a società S.A.S., iniziarono i problemi di gestione fiscale: superò il limite del regime forfettario per pochi euro, generando un’improvvisa impennata delle tasse. A questo si aggiunsero clienti che saldavano in ritardo o non lo facevano affatto, costringendolo a scegliere tra pagare le tasse o coprire i costi aziendali. Tentò di rateizzare i debiti fiscali, ma presto non fu più in grado di sostenere il costo delle rate.

Nel 2017 sembrava essere arrivata una svolta: un contratto con un cliente importante che poteva garantire la sopravvivenza della società. Tuttavia, appena 2 anni dopo l’azienda fallì, lasciando un debito insoluto di oltre 17.000 euro. Questo evento segnò il crollo definitivo della attività dell’imprenditore siciliano. A questo si aggiunsero ulteriori problemi nella sfera privata: la compagna sviluppò gravi problemi di salute, con frequenti ricoveri ospedalieri e la necessità di cambiare casa. Inoltre, la donna perse il suo lavoro, aggravando ulteriormente la situazione economica.

L’uomo riuscì a trovare un impiego stabile, ma con uno stipendio che copriva appena le necessità della famiglia, costituito da lui, la compagna e la loro figlia, era impossibile far fronte ai creditori.

Quando tutto sembrava senza speranza, l’uomo decise di affidarsi all’esperienza dei professionisti di Legge3.it, per accedere alla procedura di liquidazione controllata. Dopo aver appurato che avesse i requisiti per usufruire degli strumenti introdotti dalla Legge n. 3 del 2012, nota anche come Legge Salva suicidi, e dal successivo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il Giudice del Tribunale di Palermo al quale si erano rivolti ha disposto l’apertura della procedura, concordando lo stralcio di quasi tutta la somma, a fronte di un piano di rientro triennale che prevede il pagamento di rate mensili di circa 400 euro, una cifra realmente sostenibile per l’uomo.

Dopo anni di incubo, tra debiti, preoccupazioni economiche e complicazioni legate alla salute della compagna, finalmente torna un po’ di sereno nella vita di quest’uomo, che ora potrà dedicare tutte le sue energie alla sua famiglia. – Commenta Gianmario Bertollo, Fondatore di Legge3.itQuesta storia dimostra che, anche nei momenti più bui, esiste una soluzione concreta per chi è disposto a fare il primo passo. A lui e alla sua famiglia vanno i nostri più sinceri auguri per un futuro luminoso”.

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