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Campo e Sunseri (M5S Ars): “La Superzes, uno specchietto delle allodole” – Il caso I-HUB a Messina

- 15/01/2025
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Altro che Superzes, con burocrazia super semplificata per le imprese. Quella presentata oggi dal governo regionale in commissione Attività produttive dell’Ars ci sembra solo una legge confusionaria e approssimativa, in perfetto Schifani-style, varata probabilmente dall’esecutivo per gettare un po’ di fumo negli occhi ai tanti imprenditori che, giustamente, si erano indignati per lo scippo perpetrato da Roma lo scorso anno, quando un decreto del Consiglio dei ministri tolse autonomia alle Zone economiche speciali del Sud, comprese le due siciliane, vanificando anni di lavoro fatto in questo senso

Lo affermano i deputati M5S all’Ars, Stefania Campo, vice presidente della commissione Attività produttive di Palazzo dei Normanni, e Luigi Sunseri, membro della stessa.

“Ancora brucia – dice Campo – l’esautoramento della Regione Siciliana in tema di Zes: sono passati anni per istituire e regolamentare le Zes, centinaia di ore di lavoro in commissione e in aula, poi è arrivato il governo nazionale che ha istituito la Zes unica per il Mezzogiorno, mettendo tutto in un unico perimetro che non tiene conto delle specificità dei singoli territori meridionali. E invece di ribellarsi, il governo Schifani cosa fa? Ci porta in Commissione Attività Produttive una norma ‘specchietto delle allodole’ che millanta una burocrazia super semplificata per nascondere l’umiliazione. Altre regioni, come la Puglia, ad esempio, hanno alzato la testa e si sono ribellate, mentre Schifani continua a subire provvedimenti nazionali peggiorativi per la nostra regione, addirittura avallandoli”.

“Il primo impatto con la norma– commenta Sunseri – non è stato certo positivo. Definirla raffazzonata e confusionaria è il minimo. Ne sapremo di più nel corso della prossima seduta, ma il primo giudizio non può che essere pessimo”

IL CASO I-HUB

Ricordiamo che il progetto I-HUB a Messina nacque su proposta dell’allora assessora comunale Carlotta Previti al fine di sfruttare l’area ZES di Messina che era stata identificata in collaborazione con Dafne Musolino, allora anche lei assessora e oggi senatrice di Italia Viva, dove sorgono oggi gli ex silos e la spianata della Casa del Marinaio.

Con la rimodulazione della ZES Sud tutta Messina divenne ZES, anzi tutto il Meridione, facendo perdere di appetibilità la zona dove ancora oggi il Sindaco di Messina Federico Basile continua a voler progettare una struttura che non ha più le stesse peculiarità di quando fu stabilita in quella zona. Ondeggiando, inoltre, tra un cantiere per il quale non vi è ancora progetto ma si prevede un concorso di idee e un’area eventi quanto meno improbabile, proprio perché sarà un cantiere per molti anni. E poi c’è la questione fondi perduti…

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