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Piano Città di Messina, Gioveni “si discuta in consiglio comunale. Non può essere non condiviso”

- 11/01/2025
Ex Sanderson03

“Il Piano Città di Messina venga discusso in Consiglio Comunale perché è impensabile che per un progetto di così tale portata che muterà le abitudini sociali, economiche e le destinazioni di decine di immobili pubblici della città non venga condiviso con chi la città la rappresenta”!

Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, nell’apprezzare l’avvio epocale di una interlocuzione sinergica fra istituzioni messa nero su bianco con la sottoscrizione del protocollo d’intesa di giovedì scorso fra il Presidente della Regione, il Sindaco e l’Agenzia nazionale del Demanio, chiede che tutte le specificità progettuali vengano approfondite con chi il territorio lo conosce davvero. Sono talmente tanti gli aspetti e i temi da approfondire ma anche i dubbi legati sia ai progetti che alle destinazioni future degli immobili legate alle esigenze del territorio – afferma Gioveni – che non si può non dedicare un importante momento istituzionale in Consiglio Comunale con tutte le forze politiche e gli attori di queste imponenti progettualità, per capire, oltre a tempistiche e modalità, se sia tutto realmente fattibile in relazione anche ad alcune specificità dei territori.Giusto per portare un esempio – prosegue il consigliere – sarà necessario capire se il progetto “Ca-Bis” possa davvero riguardare anche la baraccopoli di Camaro San Luigi insieme a quella di Bisconte, atteso che le caratteristiche strutturali ed igienico-sanitarie delle casette nelle due zone sono in buona parte differenti e, soprattutto, legate forse a due sensibilità diverse fra le famiglie residenti.Così come per le destinazioni degli immobili (penso per esempio alle caserme) – aggiunge l’esponente di FdI – bisognerà tenere conto anche delle intenzioni della Prefettura che, per esempio, per la vicina caserma Gasparro di Bisconte ha già pubblicato un bando per 12 milioni di euro finalizzato alla gestione futura dei servizi di accoglienza e disponibilità ricettizia per 200 migranti per la durata di 2 anni; ma anche in generale sulle destinazioni future delle caserme, così come di altre realtà (ex Sandrson, Real Cittadella ecc.), è ovvio che il Consiglio Comunale e le stesse Circoscrizioni non possono fare da semplici spettatori! Ecco perché già dalla prossima settimana – conclude Gioveni – coinvolgendo anche molti miei colleghi che hanno già dimostrato di essere sensibili ai grandi temi per la città, chiederò la convocazione di una seduta straordinaria e aperta del Consiglio Comunale alla presenza, fra gli altri, del sindaco Basile e vicesindaco Mondello, del sub Commissario al Risanamento Scurria e dei Presidenti delle 6 Circoscrizioni.

libero gioveni