Oggi la conferma arriva proprio dal sub Commissario Scurria che conferma la perdita di ben 11 milioni di fondi CIPE del 2021 che dovevano essere utilizzati per la realizzazione di circa 60 abitazioni al posto delle baracche in via di demolizione.
L’avvocato Marcello Scurria dimostra di essere più che infastidito dalla caduta di stile del Sindaco di Messina Federico Basile. Potremmo anche azzardare che il sub commissario al Risanamento per Messina è davvero arrabbiato per la lettera del Sindaco che dichiara di non aver letto, ma che smentisce, però, punto per punto e … in punta di legge. “Voglio ricordare al Sindaco di Messina che chi prima di un’asta pubblica si accorda anche solo per astenersi commette il reato di turbativa d’asta, come prevede il codice penale. Il mio ufficio e la mia funzione rappresenta lo Stato, per cui non solo non vedo alcuna scorrettezza istituzionale, né tanto meno il perché avrei dovuto ‘concordare’ prima le modalità o meno di partecipazione all’asta giudiziaria delle case di Contesse. Il compito assegnatomi dal Presidente della Regione Schifani, ed a lui dallo Stato, è quello di reperire case per chi abita in baracca a Messina, e questo ho fatto”. Lo dichiara Scurria in una nostra intervista, lo ribadisce con forza durante la conferenza stampa di stamane presso la sede del sub-commissario. Quindi? “Nessun danno erariale, una affermazione quella del Sindaco infondata, così come è improponibile la concorrenza sleale. Ricordo al Sindaco Basile che questo, come il suo, è un ufficio pubblico”.
Ma Scurria vuole mettere i puntini sulle “i”: “Sulla collaborazione intendo specificare che non c’è mai stata un’accadimento pubblico dell’ufficio del commissario senza che fossero presenti il sindaco, o il vice sindaco o ambedue”.
Ancora: si ricordi quando pubblicammo un articolo circa dei fondi perduti da Arismé a causa di un definanziamento. L’allora presidente La Cava tenne a smentire categoricamente questo definanziamento, ma oggi la conferma arriva proprio dal sub Commissario Scurria che conferma la perdita di ben 11 milioni di fondi CIPE del 2021 che dovevano essere utilizzati per la realizzazione di circa 60 abitazioni al posto delle baracche in via di demolizione. Altri 11 milioni persi da questa amministrazione, sempre per incapacità di rispetto dei tempi previsti dalla dotazione, e sulla cui perdita, con definanziamento da parte della Regione, non tiene alcuna ennesima narrazione fantasiosa volta a smontare notizie, per l’ennesima volta, confermate.
Ma potrebbe accadere anche di peggio visto che dal 2021 su 145 milioni di disponibilità dal Comune di Messina non è stato costruito un solo alloggio. “Sono stati spesi solo 3 milioni per l’acquisizione della Caserma Sabato” sottolinea Scurria.
E gli altri milioni? C’è una scadenza entro la quale anche questi fondi, come quelli per il rione Taormina, potrebbero andare perduti? Se tanto mi dà tanto, il rischio può essere anche peggiore per i fondi del PNRR che se non si rispettano le date di scadenza previste dal cronoprogramma dei lavori, non solo vengono perduti ma saranno anche addebitati in bilancio alla città che li perde…