Si è tenuta lunedì 16 dicembre l’inaugurazione della nuova sede dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi), in via Lodi, is. 47C, al Palazzo Visconti. Un momento molto partecipato e di grande gioia ed emozione per gli infermieri e tutti i presenti. A presentare la cerimonia Silvana Paratore, legale esperta di Politiche sociali, che ha affermato come “l’infermieristica non sia solo una scienza ma un’arte, l’arte del prendersi cura, di essere presenti nel momento del bisogno, di fare la differenza nella vita delle persone. La “casa di tutti gli infermieri” sarà al servizio delle esigenze – ha concluso Paratore -, di essere riconosciuta e valorizzata sia da un punto di vista professionale che economico per l’importante ruolo che ricopre.
Promotore dell’acquisto della nuova sede e testimone del risultato raggiunto il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche Antonio Trino, che ha parlato di un sogno che si realizza, “di una casa ove poter fare rete attraverso un percorso virtuoso di confronto istituzionale nel corso del quale illustrare le potenzialità della professione e anche le criticità persistenti”. Ringraziati da Trino la famiglia, i collaboratori, il vicepresidente dell’Opi Messina Salvatore Finocchio, il segretario Giovanni Carmelo Caminiti, il tesoriere Santino Barbaro, il segretario uscente Antonino Panebianco. “Siamo eroi dimenticati del Covid – ha concluso Trino – e vogliamo ribadirlo a grande voce”. A seguire è intervenuto il sindaco di Messina Federico Basile, che ha affermato con forza il valore del ruolo degli infermieri che sostengono il servizio sanitario e la loro capacità di soddisfare i bisogni sempre più crescenti della comunità messinese. “La presenza capillare dei medici e degli infermieri – ha aggiunto Basile – è stato un enorme supporto durante il Covid. Il traguardo della nuova sede possa essere l’inizio della costruzione di una consapevolezza diversa in un ambito, quello sanitario, molto delicato”.
Un tributo alle figure professionali infermieristiche che costituiscono una figura strategica dell’attività dell’Azienda è stato espresso nel corso della cerimonia dal direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì, che ha rivolto ai presenti l’auspicio che la nuova sede molto prestigiosa possa essere il viatico per un ampliamento delle attività professionali sviluppatesi negli ultimi decenni e diventate più complesse per un territorio che ha un forte bisogno di salute.
Sulle problematiche della sanità nel Paese e sul ruolo della professione infermieristica è intervenuto il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Messina Giacomo Caudo. “Il rapporto medico-infermiere è stretto e la mission è la stessa – ha sottolineato Caudo -: due professioni vicine il cui legame è stato siglato anche con la dislocazione territoriale delle due sedi site in prossimità l’una dall’altra”. Presente anche il consigliere del comitato centrale della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) Carmelo Gagliano, che ha portato i saluti della presidente nazionale Barbara Mangiacavalli e ha affermato come l’inaugurazione della nuova sede Opi richiami al concetto della famiglia. “Occorre rivolgere l’attenzione alla popolazione e ai giovani colleghi che sono il futuro della professione – ha poi specificato -. Che le Istituzioni riconoscano lo sforzo che quotidianamente viene fatto e valorizzino le fatiche e il lavoro degli infermieri per evitare l’abbandono della categoria verso altri Paesi dove c’è un riconoscimento professionale importante”. A seguire, il tradizionale taglio del nastro a cura del presidente Trino, del sindaco Basile e del direttore generale Asp Cucci e la benedizione dei locali con un momento di preghiera di padre Roberto Currò, sacerdote all’ospedale Piemonte di Messina. Presenti alla cerimonia la dott. ssa Giorgia Ferraro, medica capo della polizia di Stato in servizio all’Ufficio sanitario della Questura di Messina, e il capitano Federico Mucciacciaro, comandante della Compagnia carabinieri di Messina Centro. Durante il momento conviviale curato dall’Istituto Antonello, è stata data lettura di una poesia dedicata alla professione dell’infermiere dall’appartenente all’Ordine, Biagio Proto.