14 views 2 min 0 Comment

A Padova il primo trapianto al mondo a cuore battente

- 11/12/2024

Il paziente, un uomo di 65 anni affetto da una cardiopatia post ischemica, sta bene e prima di Natale tornerà a casa

AGI – A Padova il primo trapianto di cuore al mondo totalmente a cuore battente dal donatore, sia durante il prelievo che al momento dell’impianto nel paziente ricevente. L’intervento record è stato eseguito nell’Azienda Ospedaliera di Padova, dal team della UOC Cardiochirurgia diretta dal prof. Gino Gerosa. L’operazione è avvenuta due settimane fa: il paziente, un uomo di 65 anni che era affetto da una cardiopatia post ischemica, sta bene e prima di Natale, dice l’Azienda ospedaliera, tornerà a casa.

È una rivoluzione che migliorerà i risultati del trapianto cardiaco da donatore a cuore fermo, sottolineano i medici, evitando l’arresto controllato del cuore, annullando il danno da ischemia e riperfusione sia al prelievo che al trapianto, assicurando una più rapida ripresa della funzione cardiaca, migliorando la performance cardiaca post operatoria. Sempre il prof. Gerosa lo scorso 11 maggio aveva eseguito il primo trapianto in Italia da donatore a cuore fermo controllato. Va ricordato, infine, che il 14 novembre 1985 proprio in Azienda l’equipe della Cardiochirurgia del prof. Vincenzo Gallucci aveva portato a termine con successo il primo trapianto di cuore in Italia.

Zaia: “Pagina indelebile”

“Gino Gerosa e la sua straordinaria equipe hanno varcato, primi nel mondo, una nuova frontiera della cardiochirurgia e della trapiantistica. È stata scritta in Veneto una nuova pagina indelebile della storia internazionale di questa disciplina. Non ci sono più parole per esprimere la stima e la gratitudine al Professor Gerosa, a tutti i componenti della sua squadra, e all’Azienda Ospedale Università di Padova, commenta il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“Questi clinici eccezionali – prosegue il Governatore – hanno anche il grande pregio di non fermarsi mai, di non accontentarsi dei tanti risultati già raggiunti, ma di cercare sempre un passo in più ridare le vita a malati così gravi da avere la necessità di un trapianto di cuore. Questa è una notizia che farà il giro del mondo – conclude – anche come testimonianza del livello complessivo raggiunto dalla qualità della sanità nella nostra regione”.