Al netto delle gravi e per nulla secondarie questioni di legittimità che riguardano tutto l’iter procedurale che ha portato alla “riesumazione” del progetto e su cui sarà chiamata ad esprimersi, per il momento, solo l’AGCM, siamo fortemente preoccupati per quanto emerso nel parere VIA/VAS dello scorso 13 novembre, che riporta impatti devastanti e irrisolvibili per il territorio di Messina che non possono essere sottovalutati.
Le preoccupazioni principali riguardano:
- La Riserva Naturale di Capo Peloro e i Laghi di Ganzirri, aree ZSC e ZPS che subiranno interferenze significative con alterazioni irreversibili degli habitat naturali;
- Il rischio sismico e geomorfologico, con scenari di faglie attive proprio dove sorgeranno i pilastri di 400 mt, che non sono stati adeguatamente approfonditi;
- Impatto sulla qualità dell’aria e sulle emissioni acustiche, che avranno ripercussioni gravi sulla salute della popolazione, soprattutto durante la cantierizzazione;
- Gli effetti cumulativi derivanti dai cantieri multipli, che rischiano di paralizzare Messina sul piano della mobilità e delle infrastrutture urbane;
- La gestione delle terre e rocce da scavo, affrontata in maniera inadeguata, con potenziali conseguenze negative sul suolo e le risorse idriche;
- La mancata previsione di dove e come avverrà l’approvvigionamento idrico necessario per i cantieri, in un territorio in cui scarseggia l’acqua;
- I problemi evidenziati sui torrenti cittadini e di alcuni comuni della Provincia, con particolare riferimento alle criticità già denunciate da ARPA Sicilia, dal Comune di Saponara, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e dalla Direzione della Riserva Naturale di Capo Peloro. Tali osservazioni, tutte convergenti su un netto parere negativo, evidenziano come i lavori rischino di compromettere irrimediabilmente i già fragili equilibri idrogeologici e di accentuare il rischio di esondazioni.
Di fronte a uno scenario tanto allarmante che rischia di trasformarsi in uno scempio ambientale e sociale senza precedenti, chiediamo al Sindaco di Messina – che ha e deve svolgere una funzione di garanzia nell’interesse generale dei cittadini di Messina e di tutta la provincia – di attivarsi senza ulteriore indugio, e come ha già fatto la Sindaca di Villa S. Giovanni, per impugnare il parere VIA-VAS innanzi al giudice amministrativo.
Il nostro territorio, unico per biodiversità e ricchezza paesaggistica, non può essere sacrificato per un progetto che presenta criticità insanabili. Messina ha bisogno di sviluppo sostenibile e non di un’opera che potrebbe distruggerne il futuro.
E’ il momento delle scelte e delle responsabilità. Basta negoziare sulla testa dei cittadini. Se davvero i cantieri partiranno, è giusto che si abbia ben chiaro chi ha strenuamente lottato per difendere i nostri diritti e chi invece si è girato dall’altra parte.
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