Nel corso della mattinata gli studenti dei corsi universitari e delle scuole superiori hanno assistito alla proiezione del cortometraggio RUN scritto e interpretato da Riccardo Leonelli con la regia del giovane Filippo Lupini ed al monologo dell’attore Michele Gammino.
Si è svolto nella mattinata di oggi, presso l’Aula Magna dell’Università degli studi di Messina,
in occasione della “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un evento organizzato dalla Polizia di Stato dedicato al ricordo delle vittime della strada ed alla promozione di una cultura della sicurezza stradale, fondata sul valore della vita e sul rispetto della persona. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Università ed il Policlinico di Messina.
Nel corso della mattinata gli studenti dei corsi universitari e delle scuole superiori hanno
assistito alla proiezione del cortometraggio RUN scritto e interpretato da Riccardo Leonelli con la regia del giovane Filippo Lupini ed al monologo dell’attore Michele Gammino. “Run è un
cortometraggio che esplora le conseguenze di un trauma insoluto, l’elaborazione del lutto e la
resilienza, portando sullo schermo il dolore e la sofferenza della perdita di un congiunto.”
Testimonial d’eccezione l’attore protagonista del cortometraggio Riccardo Leonelli che ha
salutato i giovani con un videomessaggio invitandoli a condotte responsabili e al rispetto della vita.
In collegamento video anche il regista Filippo Lupini che ha posto l’accento sulle conseguenze delle scelte sbagliate e sulla responsabilità delle proprie azioni.
Dopo i saluti istituzionali della Rettrice Giovanna Spatari, del Questore di Messina Annino
Gargano, della D.ssa Antonella Re, in rappresentanza del Prefetto e del Direttore Generale del
Policlinico di Messina Giorgio Santonocito, i delicati temi relativi alla sicurezza stradale sono stati approfonditi nel corso di un dibattito in cui i ragazzi sono stati i protagonisti ed hanno potuto dialogare con il Comandante della Polizia Stradale di Messina Antonio Capodicasa, con le Prof.sse Maria Rosaria Muscatello e Carmela Mento, docente ordinaria e associata presso il Policlinico di Messina e con Deborah Lentini, mamma di Stefano, che ha perso la vita a soli 17 anni per violenza stradale. Particolarmente toccante la sua testimonianza che ha invitato tutti a riflettere su chi sono le vittime e su chi hanno lasciato; madri, padri, fratelli, sorelle, nonni, mogli, amici, fidanzati, lasciati nel buio perenne, in una vita che non sarà più la stessa solo perché qualcuno ha deciso di non rispettare una semplice regola del codice della strada. Ha invitato, quindi, tutti affinché le nuove generazioni non siano costrette ad accompagnare in chiesa i loro amici, affinché dei genitori non debbano scegliere la bara per il proprio figlio e per non dimenticare chi, sulle strade, ha perso la propria vita e perché non debba succedere ancora.
Altro intervento toccante è stato quello di Giuseppe Lo Piccolo, già poliziotto, oggi nei ruoli
civili della Polizia di Stato, vittima di uno scontro stradale, avvenuto quasi venti anni orsono;
Giuseppe ha invitato i ragazzi alla responsabilità individuale per aiutare a far crescere la sicurezza di tutti quanti noi nelle strade.
Come ha rilevato lo stesso Dirigente della Polstrada di Messina, “il 95% degli incidenti è
causato da comportamenti umani. Tra le principali cause vi sono la distrazione, l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma non possiamo trascurare il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza come il casco e le cinture di sicurezza; la sicurezza stradale deve essere un impegno e una responsabilità condivisa da tutti”. Ed è per questo che in occasione della Giornata delle Vittime della Strada, la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno per richiamare l’attenzione sul tema che ritiene di fondamentale importanza: ogni vita persa sulle strade rappresenta una tragedia che colpisce non solo le famiglie delle vittime, ma l’intera comunità. Il dirigente della Polizia Stradale Antonio Capodicasa, nel rivolgersi, poi, ai ragazzi presenti “ha chiesto loro di stringere un patto per lavorare fianco a fianco in modo da far diminuire, fino ad azzerare, il numero dei morti sulle strade”. Patto che è stato subito accolto, a nome dei giovani, dal presidente della Consulta provinciale studentesca Giacomo Lupò, oggi alla sua prima uscita pubblica.
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