“Abbiamo dovuto dire per l’ennesima volta che il re è nudo, ma alla fine l’amministrazione Basile ha capito che intestardirsi con il consumo di altro suolo non ha senso e ha fatto marcia indietro”.
Così il capogruppo di Prima l’Italia Cosimo Oteri commenta la scelta dell’esecutivo di Palazzo Zanca di chiedere la rimodulazione dei fondi PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare) per evitare la costruzione di altri palazzi da destinare ai baraccati, scegliendo la soluzione più logica: l’acquisto di case già esistenti.
“Sono soddisfatto di questa scelta -aggiunge Oteri. Nonostante questa Giunta abbia sempre la tentazione di andare per conto proprio senza ascoltare l’opposizione, questa volta ha scelto la strada più sensata per chi amministra: quella dell’ascolto. Le istanze che provengono dal territorio non possono essere ignorate solo per il piacere di dimostrare chi è che comanda e la richiesta di rimodulazione dei fondi PINQUA, richiesta dal sottoscritto nei giorni scorsi e fatta propria dall’esecutivo Basile, preserverà la nostra città da altre inutili colate di cemento.
In conclusione, prima di pensare a quanto belli possano essere i progetti e a quanto abili si possa essere nel recuperare i fondi per realizzarli, bisogna ascoltare le esigenze del territorio. Mi auguro che Messina possa avere sempre più verde, strutture sportive e luoghi di svago invece che cementificazione selvaggia -conclude Oteri- e resto sempre dell’idea che sia meglio affidarsi al mercato immobiliare esistente per aumentare le abitazioni a disposizione da destinare sia al risanamento che all’edilizia residenziale pubblica”.
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