AMAM e la crisi idrica che non è mai finita. A dispetto delle dichiarazioni che vorrebbero che l’acqua stia nuovamente defluendo in quantità sufficiente vi sono zone della città come il quartiere Lombardo che combattono con l’acqua fornita per poche ore e con la “solita” bassa pressione, insufficiente a rifornire normalmente anche i piani alti.
Ma la situazione, proprio al quartiere Lombardo, è aggravata ancora di più dai tanti cantieri aperti. Non è solo una questione di rumore impossibile da evitare in prossimità di cantieri di lavoro, ma il disagio maggiore discende dal fatto che non verrebbero rispettate le date delle ordinanze che vietano il parcheggio nelle strade oggetto di “attenzione” delle ditte incaricate: “si appongono i cartelli delle ordinanze – riferiscono i residenti – si chiudono le strade inibendo il parcheggio, transennandole ed impedendo il passaggio, per poi non rispettare le date di inizio. Il disagio esasperante che ne deriva è anche a carico delle attività commerciali che si ritrovano in strade letteralmente tagliate fuori dalla viabilità e impossibili da raggiungere. Inoltre non si può chiudere e mantenere chiuse aree per lavori che iniziano e che non si concludono in quanto le ditte passano ad altre aree lasciando cantieri, senza operai, disseminati per le vie del quartiere“.
Ma c’è anche di più: ” in via Napoli, dove insiste uno di questi cantieri è stata rotta una tubatura che ha causato una notevole perdita di acqua, in corrispondenza dell’intersezione con la via Lombardia, che ad oggi la ditta che l’ha causata, non ha ancora provveduto a riparare“.
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