Atm prevede lo straordinario “senza preavviso utile”, comunicandolo anche lo stesso giorno. Una pratica esercitata con ordini di servizio che comincia a stare stretto ai dipendenti di ATM ai quali, a seguito della mancata approvazione del contratto integrativo, opportunità persa con il referendum che ha espresso il “no” dei dipendenti, l’azienda comincia a non riconoscere i premi di produzione. E’ di ieri, inoltre, la mancata presentazione della dirigenza di ATM in Commissione consiliare trasporti a Palazzo Zanca che ha fatto scattare la censura dei consiglieri. “Difetto di comunicazione “ secondo il neo assessore Nino Carreri.
Ma, tornando, ai turni di straordinario che, secondo le sigle sindacali “ribelli” Orsa, Faisa Cisal e FIT-CISL , verrebbe “previsto d’ufficio” senza una reale emergenza o causa maggiore, la criticità immediata che tali turni determinerebbe è rappresentata dal mancato rispetto del riposo tra un turno e l’altro, che impone 9 ore di stacco. Il mancato rispetto potrebbe anche determinare il ritiro/sospensione della patente, “nel caso in cui dovessero porsi alla guida del mezzo pubblico senza aver fruito delle ore di riposo previste dalla vigente normativa per la tutela della salute e della sicurezza.” scrivono i sindacati in una nota all’azienda. Ciò quale formalità in caso di contestazione, ma vale anche il principio che sussiste il rischio concreto di sinistri a causa del mancato riposo.
“La presunte assenze degli Operatori di Esercizio – si legge nella nota dei sindacati – non sono comparabili ai casi straordinari di forza maggiore o casi in cui la mancata esecuzione di prestazioni di lavoro straordinario possa dare luogo a un pericolo grave e immediato… tutt’altro! In realtà è dimostrato che ATM SpA, in conclamata carenza di organico, ricorre sistematicamente al lavoro straordinario, programmato d’ufficio, per fronteggiare la
normale gestione dei servizi e solo grazie alla disponibilità dei propri dipendenti che , fino ad oggi, hanno effettuato costanti prestazioni di lavoro straordinario, è riuscita a garantire i servizi concordati con il Comune di Messina. Si vuole significare che il transitorio aumento di assenze degli Operatori di Esercizio dichiarato dall’azienda, andrebbe affrontato con la congrua riserva di personale prevista nel CCNL di settore e non con ordini di servizio impositivi che espongono a rischio la sicurezza. Pertanto, contrariamente a quanto riferito dall’Azienda, trattasi di criticità croniche che hanno recentemente indotto ATM a procedere in maniera urgente all’assunzione di 39 operatori di esercizio in apprendistato“.
“Per quanto esposto – continuano i sindacati – si chiede a codesta azienda di chiarire immediatamente, con opportuna integrazione, che il formale interessamento al lavoro straordinario, rivolto agli Operatori di Esercizio, non corrisponde all’obbligo di
effettuare prestazioni di lavoro straordinario in assenza di certificati casi di forza maggiore. Eventuali sanzioni aziendali nei confronti dei lavoratori in elenco che, legittimamente, rifiuteranno di effettuare prestazioni di lavoro straordinario imposto, attiveranno il ricorso di queste OO.SS. a tutti gli strumenti sindacali e legali utili per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dell’utenza” concludono i sindacati Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl.