Indagata 47enne a Catania,
Per soddisfare la sua ludopatia un donna di 47 anni per circa 10 anni avrebbe costretto a Catania la madre convivente, una vedova di 68 anni, a consegnarle tutta la pensione, pena aggressioni verbali e fisiche.
I militari hanno eseguito nei confronti della figlia un provvedimento cautelare emesso dalla Procura della Repubblica che dispone l’allontanamento immediato della casa familiare, il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima con prescrizione di mantenersi ad una distanza minima di 500 metri e divieto di comunicare con lei attraverso qualsiasi mezzo.
A denunciare la figlia è stata la stessa vittima. La donna è indagata per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione. La figlia avrebbe disposto in autonomia del denaro della madre, dandole solamente pochi spiccioli e impedendole così di aiutare economicamente gli altri figli.
Circa due anni fa la figlia avrebbe anche preteso che la madre le consegnasse tutto il denaro ricevuto quale risarcimento in seguito ad un incidente stradale e in quell’occasione per costringerla l’avrebbe di fronte al padre presa a schiaffi, pugni e calci, strattonandola fino alla porta per buttarla fuori di casa. Il marito, intervenuto in difesa della moglie, avrebbe impedito conseguenze più gravi. L’indagata avrebbe puntato un coltello al collo della madre per costringerla ad andare via di casa, minacciando che se non l’avesse fatto, avrebbe dato fuoco all’abitazione dicendo “Prendo un bidone di benzina e do fuoco a tutto così nessuno se lo gode!”.
La donna si sarebbe fatta forza denunciando la sua aguzzina ai carabinieri, permettendo così loro di avviare il protocollo ‘codice rosso’.
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