“Da tempo, con le precedenti note di Più Europa Sicilia, abbiamo evidenziato con chiarezza le criticità relative all’eleggibilità di Padre Amante come Garante dell’Infanzia. Nonostante i ripetuti appelli, la vicenda è stata trattata con un preoccupante rimpallo di responsabilità. Ora, dalle dichiarazioni del dirigente De Francesco, apprendiamo che la responsabilità di accertare eventuali cause di ineleggibilità era del consiglio comunale e non della dirigenza, sollevando gravi dubbi sulla correttezza dell’intero iter.
E‘ grave che il consiglio venga additato come responsabile di aver trascurato pareri fondamentali: in aula dovrebbero giungere solo documenti regolari, completi di ogni valutazione e parere necessario. Se, come appare, il consiglio comunale ha operato senza questi elementi, la questione si aggrava ulteriormente, poiché stiamo parlando di un documento presentato e votato senza la necessaria regolarità.
Pergolizzi, in qualità di presidente del consiglio comunale, aveva la possibilità di richiedere alla segretaria comunale un parere di regolarità sulla delibera in questione prima di procedere con l’assegnazione dell’incarico, e avrebbe potuto dichiarare nulla la votazione in caso di irregolarità. Al contrario, ha scelto di ignorare le numerose comunicazioni ricevute dai cittadini, che già lo informavano delle problematiche e delle preoccupazioni relative a questa nomina. Più Europa chiede al consiglio comunale e al presidente Pergolizzi un’assunzione di responsabilità e un immediato intervento per verificare la regolarità dell’iter e ristabilire fiducia e trasparenza nella gestione pubblica“. Così in una nota Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa, che continua a seguire da vicino le vicende della nomina a Garante del Comune di Messina di Padre Amante.
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